Rassegna Stampa
Palladino sotto osservazione: contro il Torino per rilanciare squadra e credibilità
Dubbi in difesa, Cataldi verso il forfait e Gudmundsson favorito su Beltran. Il tecnico cerca risposte in una sfida decisiva per rilanciare la stagione
Le rassicurazioni del direttore generale Alessandro Ferrari, pronunciate mercoledì, hanno messo al sicuro Raffaele Palladino da eventuali ribaltoni imminenti, ma la sfida di domenica contro il Torino rappresenta un test cruciale per l’allenatore. Dopo la deludente prestazione contro il Monza, considerata tra le peggiori della stagione, il tecnico viola è chiamato a dare risposte concrete sul campo per mantenere alta la fiducia del tifo, che già lunedì aveva manifestato il desiderio di vedere più grinta in campo.
Come riportato da La Nazione, Palladino sta lavorando in modo certosino per risolvere i dubbi di formazione e scegliere l’undici migliore da mandare in campo contro i granata. Tre le questioni principali che affollano la mente del tecnico: l’assetto difensivo, la disposizione a centrocampo e il ruolo del rifinitore sulla trequarti.
Tre nodi da sciogliere: difesa, centrocampo e trequarti
DIFESA. Nonostante i dieci gol subiti nelle ultime cinque partite, difficilmente ci saranno stravolgimenti nel reparto arretrato. Le condizioni non ottimali di Pongracic e Valentini, unite al calo di forma di Comuzzo e Ranieri, lasciano poche opzioni al tecnico, che potrebbe confermare l’attuale assetto difensivo per evitare ulteriori rischi.
CENTROCAMPO. In mediana, Palladino sta valutando il passaggio dal consueto modulo a due a una linea a tre, inserendo un giocatore fisico come Michael Folorunsho. Tuttavia, l’esperimento potrebbe essere rimandato: il nuovo arrivato, con pochi allenamenti alle spalle, non è ancora in grado di garantire più di un tempo, mentre Cataldi, alle prese con un affaticamento al retto femorale, sembra destinato a dare forfait (ieri non si è allenato, lasciando spazio al giovane Harder, classe 2005).
TREQUARTI. Il dubbio principale riguarda il duello tra Gudmundsson e Beltran per il ruolo di rifinitore. L’islandese, tra i peggiori a Monza, ha bisogno di giocare per ritrovare fiducia, e Palladino potrebbe decidere di confermarlo dal primo minuto, nonostante la concorrenza agguerrita di Beltran, autore di una buona prova nell’ultima gara.
Sfida decisiva per Palladino e la Fiorentina
Con la squadra reduce da quattro sconfitte nelle ultime cinque partite, la sfida contro il Torino diventa un crocevia fondamentale per rilanciare la stagione e dissipare i dubbi sul lavoro del tecnico. La classifica resta promettente (sesto posto con una partita da recuperare), ma è necessario un cambio di passo immediato per non compromettere quanto di buono fatto nella prima parte dell’anno.
La cornice del Franchi, con già oltre 18.000 biglietti venduti, sarà calda e appassionata, pronta a sostenere la squadra in un momento delicato. Palladino sa che questa partita non è solo un banco di prova per la Fiorentina, ma anche per la sua credibilità agli occhi del tifo e della dirigenza.