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Palladino (Sky Sport): “Nessun litigio con Biraghi. Parisi tra i migliori in campo”
Il tecnico viola sul caso Biraghi: “Nessun litigio, solo un confronto costruttivo. Fiducia nel gruppo e nei suoi valori umani”
Il tecnico viola Raffaele Palladino ha commentato ai microfoni di Sky Sport la vittoria conquistata in Conference League contro il LASK Linz: “La squadra oggi ha dimostrato grande maturità e un atteggiamento positivo. Mi è piaciuto molto lo spirito con cui hanno affrontato la partita e l’approccio iniziale. Siamo partiti forte, mettendo in difficoltà gli avversari sotto ogni aspetto. Ho apprezzato la risposta da parte di tutti i giocatori. Questa vittoria non solo rafforza il morale, ma contribuisce anche a creare una mentalità vincente, che deve essere il nostro obiettivo“.
SEGNALI. “Questi sono i segnali che volevo? È una conferma di ciò che sostengo sempre. Ho piena fiducia in questo gruppo e nei valori umani che lo contraddistinguono. Mostrano un atteggiamento esemplare e danno il massimo in ogni allenamento. Sono soddisfatto perché chiunque scenda in campo riesce a dare il 100%. Per me e per lo staff, questo è motivo di grande orgoglio, ma sappiamo che il lavoro da fare è ancora tanto“.
BIRAGHI. “Ribadisco quanto già detto: sono circolate molte informazioni false. Non c’è stato alcun litigio con Biraghi, ma solo un confronto aperto tra me, lui e la società. Abbiamo preso insieme una decisione per gennaio, e non c’è altro da aggiungere. Le mie scelte sono sempre orientate al bene della squadra e della Fiorentina. È importante rispettare anche le sue decisioni, e ora dobbiamo concentrarci esclusivamente sul futuro, lavorando per il bene comune“.
PARISI. “Parisi, secondo me, è stato tra i migliori in campo. La partita di oggi non era semplice per lui, considerando quanto è stato detto negli ultimi giorni. Prima del match ho avuto modo di parlargli e motivarlo. Credo in lui, e oggi ha risposto con carattere e personalità. Sono molto soddisfatto della sua prestazione“.
BOLOGNA. “Se avrei evitato il Bologna ora? Assolutamente no. Affrontare squadre che pressano alto o che si difendono compatte fa parte del percorso di crescita. È fondamentale saper riconoscere quando si ha superiorità numerica e quando no. Ogni avversario propone sfide diverse: alcune accettano i duelli individuali a tutto campo, altre preferiscono difendere con meno giocatori. Per noi cambia poco, dobbiamo solo leggere i momenti della partita e capire come agire in ogni situazione“.
FASE DIFENSIVA. “Come ripeto spesso, il lavoro difensivo inizia dagli attaccanti. Oggi non possiamo permetterci di lasciare neppure un giocatore sopra la linea della palla. Abbiamo trovato automatismi importanti e costruito una solidità difensiva che apprezzo molto. Rispetto all’inizio della stagione abbiamo fatto qualche modifica, ma ora vedo una squadra consapevole di cosa fare, sia in fase di possesso che in quella di non possesso. Sono felice che i ragazzi si trovino a proprio agio, il mio compito è farli esprimere al meglio delle loro possibilità“.