Gara speciale oggi per Palladino che trova il suo ex Monza. Fin qui si è visto poco, ora toccherà a lui dare gioco e identità
Il mercato è finito. Finalmente. Da ora in poi solo il campo avrà l’ultima parola ed è sempre quella che non ammette diritti di replica. E’ tutto nelle mani di Palladino che ha ricevuto dal lavoro e dalle idee (condivise) dei dirigenti una squadra non perfetta, ma intrigante, scrive La Nazione.
Subito dopo la sosta il tecnico della Fiorentina sarà chiamato a far girare la sua squadra in maniera decisamente diversa rispetto a quello che si è visto sin qui. Oggi contro il Monza, dunque, bisognerà ancora avere ’pazienza’. Gara speciale per lui, da ex, è la sua partita. Ma non sarà semplice affrontarla dopo la faticosa qualificazione di Conference di giovedì dopo i 120’ giocati col Puskas.
Le pedine mancanti per dare solidità e ampiezza al suo sistema di gioco sono arrivate da pochissimo. Altre, come Gudmundsson, sono ai box. Il 3-4-2-1 certificato, deve ancora trovare le giuste misure e gli automatismi che con il Monza erano di fatto sviluppati senza eccessivi patemi, se non quelli prodotti dagli avversari. Al momento la Fiorentina sembra più prigioniera della necessità di ’disimparare’ dal passato e metabolizzare le novità. Palladino non è certo spaventato dal lavoro che lo aspetta, perché il coraggio non gli manca, come le certezze. Ora tocca a lui dare quel qualcosa in più.
Di
Redazione LaViola.it