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Palladino sfida il maestro Gasperini. L’unico che manca nel ‘patentino’ di “ammazzagrandi”

Il tecnico viola e quella stima nei confronti del bergamasco, suo allenatore ai tempi del Genoa. Sfida speciale per lui

Sì, è assolutamente giusto chiamarlo ammazzagrandi. Raffaele Palladino da allenatore prima del Monza e poi della Fiorentina si è tolto la soddisfazione di mandare all’inferno – in ordine sparso– Inter, Milan, ma anche Juventus e Lazio. Manca l’Atalanta, nello score personale di Palladino. Così scrive La Nazione.

ALLIEVO E MAESTRO. Atalanta che poi è la squadra del suo maestro. Gasperini, al quale il tecnico viola deve e consegna volentieri affetto, stima e riconoscenza. Sì, perché Gasperini e Palladino sono un po’ come Galeone con Allegri, ovvero maestro e allievo. O anche padre e figlio. Similitudini caratteriali si accavallano a spunti di gioco come il pressing costante e asfissiante, proprio per gli appunti che idealmente (e forse anche in pratica), Palladino prendeva quando era un giocatore a disposizione di Gasp nel Genoa, aggiunge il quotidiano.

SQUALIFICATO. La sfida del Franchi per l’allenatore viola vale anche una fetta di orgoglio e autostima perché il patentino di ammazzagrandi, Palladino ha una voglia matta di aggiornarlo e di farlo proprio contro quella grande, ovvero l’Atalanta, che poi è la squadra nata a immagine e somiglianza del maestro Gasperini. Lui, Gasp, vivrà la sfida contro l’allievo dallo skybox dove sarà ospitato per scontare la squalififca che lo terrà lontano dalla panchina e dall’abbraccio (quello a bordo campo) con Palladino.

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