La vittoria lontano dal Franchi manca da più di due mesi, data del trionfo in casa della Lazio. Poi neanche un punto
L’ultimo colpo assestato in trasferta risale a più di due mesi fa, scrive Repubblica. Nella notte dell’Olimpico, contro la Lazio, quella che scacciò le nubi più nere attorno al futuro di Raffaele Palladino. Poi zero punti. Tre sfide, tre sconfitte. Vero che la Fiorentina ha affrontato (e perso di misura) Inter e Napoli. Ma l’altra gara lontano dal Franchi, quella sul campo del Verona, conferma un andamento che il tecnico viola vorrebbe invertire a partire da domani sera (ore 20,45) al Meazza contro il Milan.
Uno scontro diretto per rimanere nel folto gruppo che punta all’Europa. Quale sia ancora è presto per capirlo, anche perché tante squadre lottano racchiuse in pochi punti. Dalla zona Champions alla Conference: tutto può accadere e tanti saranno gli incroci che riguarderanno le sfidanti. Palladino, reduce da due vittorie show contro Juventus e Atalanta, predica calma: «Serve equilibrio, dobbiamo andare a Milano con umiltà perché affronteremo una grande squadra – dice in conferenza stampa al Viola Park – dobbiamo tenere la testa bassa e continuare a lavorare. Vogliamo stupire ancora».
Il Milan è in difficoltà in campionato ma con la speranza di centrare la finale di Coppa Italia dopo il pari con l’Inter nella sfida d’andata delle semifinali che ha restituito un po’ di fiducia allo spogliatoio di Conceicao. Palladino ha quasi tutti a disposizione, eccezion fatta per Colpani che lavora per tornare in gruppo il prima possibile e con un piccolo dubbio legato a Gosens che prima della gara con l’Atalanta ha rimediato una botta al ginocchio. Non dovrebbero esserci grossi cambiamenti rispetto alle ultime partite. La gara di domani sarà fondamentale. Per tenere dietro in classifica il Milan (a meno quattro) e puntare a un finale di stagione che questa Fiorentina ha dimostrato poter essere all’altezza delle ambizioni espresse dal club a inizio avventura con Palladino in panchina.
Di
Redazione LaViola.it