Palladino oltre la finale: Fiorentina a caccia del tris, il tecnico allunga al 2027

Serve il contributo di tutti per ribaltare il risultato dell’andata. Commisso blinda il tecnico, che crede nella ‘remontada’

La telefonata di Rocco Commisso è arrivata poco dopo il caffé. Benedetta fu l’ultima visita del presidente, scrive la Gazzetta dello Sport. Che in un mesetto al Viola Park si è talmente innamorato di Raffaele Palladino da esercitare l’opzione per il terzo anno del tecnico di Mugnano alla guida della Fiorentina, cioè fino al 2027. «Questo rinnovo è stata una sorpresa anche per me, sento la fiducia ed è motivo di grande orgoglio. E ci stimola», ha detto Palladino presentando il ritorno della semifinale di Conference League col Betis di Siviglia in cui la Fiorentina, deve rimontare avendo perso giovedì scorso al Benito Villamarin per 2-1. «Partiamo sfavoriti, loro sono in vantaggio. Ma nelle difficoltà siamo sempre venuti fuori». La Fiorentina nel lungo cammino europeo è stata capace di sette rimonte. «lo credo nella remontada», si lascia andare l’allenatore parlando alla spagnola.

La parte più emozionale di 40 minuti con i giornalisti, Palladino la riserva nel finale quando rivela: «Sento un forte senso di responsabilità verso questi ragazzi. Il primo giorno in cui mi sono confrontato con loro mi hanno parlato della finale persa. lo non ci dormo la notte per prepararla, vorrei già essere in campo e in questa sfida daremo tutto dal primo all’ultimo minuto per riuscire ad andare in finale».

La Fiorentina vuole assolutamente regalarsi la terza finale consecutiva di Conference. Quello della finale da raggiungere è un pensiero ricorrente in quelli che sono rimasti e che c’erano anche quando si è perso a Praga e Atene contro West Ham e Olympiacos. È l’obiettivo di un allenatore che ha ottenuto una grossa fiducia prima dell’appuntamento più importante della stagione. Un rinnovo che è un segnale anche per i tifosi che stasera riempiranno il Franchi. Le attenzioni sono rivolte solo sul Betis. La Fiorentina è stata capace di rimontare lo svantaggio di Guimaraes nel tabellone, la sconfitta dell’andata ad Atene col Panathinaikos negli ottavi. Ma l’avversario in questione è di ben altro livello. Nella notte di Firenze Palladino vuole 16 guerrieri. Non cita un protagonista, un Kean, un De Gea, nemmeno gli eventuali rigoristi. Serve il contributo di tutti. Dall’inizio alla fine per riuscire ad essere il 28 a Breslavia sognando di alzare al cielo un trofeo.