Il tecnico non si nasconde e si assume le proprie responsabilità. Ma sarà ancora lui a guidare la Fiorentina nella prossima stagione
Se lo sente tutto addosso il peso di un momento talmente delicato che nemmeno il più pessimista avrebbe potuto immaginarlo fino a poche settimane fa. Eliminato dalla Conference a centimetri dalla terza finale di fila e, in campionato, tagliato (quasi) fuori dalle zone che contano. Eppure Raffaele Palladino ci crede ancora: «Abbiamo sei punti a disposizione e vogliamo dare un senso a questa coda di campionato: crediamo ancora di poter arrivare in Europa».
Certo il momento è tutt’altro che facile. La figuraccia di Venezia unita alla preparazione di un match, quello col Bologna, che oltre ai risvolti legati al ritorno da ex (e da vincente) di Italiano ha portato con sé cattive notizie dall’allenamento («Kean e Gud hanno svolto solo una parte di lavoro col gruppo: uno spiraglio per loro c’è ma i giovani sono pronti» ha dichiarato) ha alzato i decibel della tensione. Anche per questo il mister ha scelto di prendersi le sue responsabilità: «Le sento tutte, verso tutti. Abbiamo subìto una mazzata nelle ultime partite ma siamo pronti a reagire. È giusto che la società abbia fatto le sue valutazioni: dopo le sconfitte vanno sempre fatte. Io non sono stato coinvolto ma ho pensato solo a lavorare». Tradotto: il club ha approfondito nelle sue analisi solo il rendimento del parco giocatori. Il destino del tecnico – confermato col prolungamento da Commisso solo pochi giorni fa – non è in discussione, scrive stamani La Nazione.
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Redazione LaViola.it