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Palladino e una Fiorentina d’attacco: Colpani e Sottil per sfondare il muro Verona

Il tecnico viola punta sulle fasce e sulle catene esterne per dare ampiezza e più soluzioni anche a Kean. C’è da ripartire con l’Hellas

Velocità, profondità e fantasia. Trovare il modo per innescare Moise Kean è la priorità di Raffaele Palladino che contro il Verona oggi pomeriggio cerca la sesta vittoria consecutiva in campionato per non perdere il ritmo-classifica. Da destra, sinistra o centro, l’obiettivo è moltiplicare le reti e la pericolosità. E se nelle ultime due sfide i successi sono arrivati soltanto con un gol di scarto (Genoa e Torino), i viola hanno dimostrato di saper dilagare, sia a Lecce che contro la Roma. L’altro obiettivo è mettersi alle spalle la sconfitta di Conference League a Cipro con l’Apoel, senza che quel risultato negativo influisca a livello mentale. Così scrive La Gazzetta dello Sport.

FRECCE. Da una parte Andrea Colpani dà profondità, fantasia e diverse soluzioni al tiro. È uno dei punti fermi del tecnico, non ha mai saltato fino ad ora una gara di Serie A (10 volte su 11 da titolare) e ha realizzato una doppietta con il Lecce. Dall’altra Riccardo Sottil, a sinistra, con la sua velocità è diventato una freccia preziosa. È in crescita costante e riesce ad assicurare superiorità numerica, è bravo a saltare l’avversario e i suoi dribbling possono essere una grande risorsa. Anche la precisione non gli manca con l’82,3% di passaggi riusciti (65 su 79). La fiducia che gli sta regalando l’allenatore, gli ha dato sicurezza e ora spera nel primo gol stagionale in campionato, dopo aver fatto un centro a livello internazionale nelle qualificazioni al girone, con la Puskas Akademia. In più c’è l’intesa crescente fra Kean e Beltran, già dimostrata contro la Roma, fra assist e complicità. In attesa del rientro di Albert Gudmundsson, adesso infortunato, l’argentino ha dato risposte positive e si candida per essere determinante.

ESTERNI. Già dai tempi della tesi del corso master da allenatore a Coverciano, aveva l’ampiezza come parola-chiave e l’importanza delle catene laterali sottolineata con forza. Ora, alla Fiorentina, è evidente il lavoro del tecnico che cerca un dialogo sempre maggiore fra gli esterni che devono lavorare in sintonia. Da una parte Dodo-Colpani, dall’altra Gosens-Sottil, come nelle ultime uscite. Stessa cosa vale per Bove quando è stato avanzato. Contro l’Hellas l’idea è quella di posizionare l’ex giallorosso di nuovo in mediana, considerando anche l’assenza di Cataldi.

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