Confermato il 3-5-2, solidi e compatti dietro a Gud e Moise. Loro due in questo momento possono fare male a chiunque
L’idea di partenza di Raffaele Palladino in vista della sfida di oggi contro l’Atalanta è quella di proporre una squadra molto simile (se non identica) a quella che, prima della sosta, ha asfaltato la Juventus dando la sensazione di poter fare la voce grossa per l’Europa che conta in questo finale di stagione, scrive La Nazione.
Il nuovo assetto ha garantito infatti ritrovate certezze sia a livello offensivo che difensivo e in più ha permesso di valorizzare quegli elementi (Marí, Fagioli e Gudmundsson su tutti) che con la precedente veste tattica sembravano brancolare nel buio. A tutto questo si sono aggiunte le ottime notizie arrivate dalle Nazionali: nessuno degli otto elementi della prima squadra convocati dalle rispettive Selezioni è tornato con acciacchi, mentre sotto l’aspetto tecnico la doppietta di Kean con l’Italia e l’assist di Gudmundsson con l’Islanda hanno confermato che, là davanti, la forma dei due attaccanti viola è più che esaltante.
E proprio dal 10 e dal 20 Palladino è pronto a ripartire, all’interno del consolidato 3-5-2 di base che non differirà molto rispetto a quello che ha regalato a Firenze una notte da sogno non più tardi di due settimane fa.
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Redazione LaViola.it