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Palladino dà ragione a Kouame: “Parole da capitano. Mi sono piaciute”

Il tecnico viola è tornato anche sulle parole di Kouame pronunciate dopo il deludente pareggio esterno contro l’Empoli

La Conference League come una seduta dallo psicanalista per Raffaele Palladino, utile per legare i fili di quello che è stato finora e quello che sarà da ora in avanti, per capire e farsi capire. E siccome la seduta è iniziata ieri con la classica conferenza stampa della vigilia in cui – solito sorriso naturale e soliti modi cortesi – non ha fatto sconti a nessuno, il tecnico viola sa che ha un modo solo per dare forza alle parole pronunciate: vincere e convincere. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.

OCCASIONE PER TANTI

«Non è un momento difficile per me – ha detto il tecnico viola – ma un momento d’intenso lavoro: le responsabilità fanno parte del mio ruolo e mi stimolano. Siamo concentrati e pronti per fare una grande prestazione domani (oggi, ndc) in Conference e conquistare i tre punti, anche se abbiamo una situazione d’emergenza in difesa: ai tre squalificati Comuzzo, Quarta e Ranieri, si è aggiunto Pongracic che abbiamo provato in allenamento e non è ancora disponibile. Gioca Moreno, l’unico difensore di ruolo rimasto: sarà un’opportunità per lui, come lo sarà per tutti quelli che scenderanno in campo. Farò tanti cambi e voglio risposte positive da tutti: quelle risposte che ho quotidianamente al Viola Park».

MENTALITÀ VINCENTE

Il “ritorno” a Empoli e sull’Empoli serve a Palladino per un paio di puntualizzazioni, parole di Kouame in primis («Ci è mancato giocare insieme, cioè L’uno per l’altro», ha detto l’esterno a fine partita al Castellani) che molti non a torto hanno interpretato come un atto d’egoismo rivolto al gruppo (e non è un controsenso nei termini).

«Credo che Christian abbia parlato da capitano e leader dello spogliatoio. A me le sue parole sono piaciute molto e sono state un po’ strumentalizzate da chi voleva leggerle in quella maniera. E poi, giochiamo insieme è esattamente quello che chiedo io tutti i giorni, specie in attacco dove gli spazi sono ristretti. A me piace quando uno si prende la responsabilità dell’azione personale, ma ci sono tempi per quello e tempi per altro».

Dopo aver lanciato Sottil («Gioca dall’inizio e farà una grande partita per dimostrare il suo valore»), l’allenatore campano lancia la Fiorentina. «I calciatori sono seri, bravi, tra di loro si vogliono bene, e chi vuole far passare il messaggio che ci sono litigi (con riferimento al confronto tra Gudmundsson e Cataldi per battere una punizione a Empoli, ndc) si sbaglia. Siamo una famiglia e stiamo creando un’alchimia dentro un percorso comune. Vincere aiuta a vincere e vogliamo creare questa mentalità: sono sicuro che le soddisfazioni arriveranno con il lavoro e i successi. E adesso sotto con i campioni del Galles delle ultime tre stagioni: partita di qualità e portiamo a casa la vittoria».

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