Una settimana intera libera per la squadra dopo l’ottimo periodo e le tante partite ogni tre giorni. Anche alla ripresa la Fiorentina non si fermerà mai
“Vacanza premio”, titola questa mattina il Corriere Fiorentino. Chi ha avuto o ha a che fare con allenatori o preparatori (qualsiasi sia lo sport) avrà sicuramente sentito dire una frase tipo «il riposo è allenamento». Quando si vuole competere ad altissimi livelli nulla può essere lasciato al caso: il lavoro sul campo, l’alimentazione ma anche e forse soprattutto la gestione del recupero.
La Fiorentina viene da un ciclo particolarmente impegnativo, fatto di 7 gare in 21 giorni di cui ben cinque in trasferta e con un paio di viaggi (in particolare quello a Nicosia per la sfida con l’Apoel) non proprio agevoli e, alla ripresa, è attesa da un tour de force ancora più tosto. Ecco perché Raffaele Palladino, d’accordo con i suoi collaboratori e con i giocatori, ha deciso di concedere una settimana piena di riposo alla squadra. Un premio per quello che i viola stanno ottenendo in termini di risultati (dopo la scorsa pausa sono arrivate sei vittorie su sette tra campionato e Conference) ma anche per l’impegno quotidiano.
Uno sforzo continuo, costante, che dopo la vittoria di Torino per esempio ha visto i viola rinunciare di propria iniziativa al giorno libero che il mister gli avrebbe concesso pur di preparare al meglio la successiva sfida con l’Apoel. E pazienza se poi è arrivata la sconfitta. Ma non è solo questione di premi o di gratificazioni. Ma anche necessità di gestire al meglio forze ed energie, siano esse fisiche e (soprattutto) mentali, per non correre il rischio di fondere il motore. Ed ecco quindi la «mini vacanza» premio (anche se gli infortunati, come Cataldi e Gudmundsson, sono al centro sportivo in questi giorni) che tra l’altro da un certo punto di vista sostituirà quella solitamente prevista per Natale visto che quest’anno il campionato non si fermerà nemmeno per le feste.
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Redazione LaViola.it