Il tecnico ha valorizzato l’attaccante dopo averlo fortemente voluto, oggi l’ultima stagionale in attesa del futuro
“Mi auguro che sia felice, qui o altrove”. Quando Palladino parla di Kean si va oltre la tattica o le prestazioni. Tanto quelle sono sotto gli occhi di tutti. Sono le corde delle emozioni ad essere toccate perché Moise vive il calcio come gioco e sentimento. Competitivo al massimo, certo: ma al fine di performare al top è l’uomo Kean che deve stare tranquillo e sereno. “Lui ha bisogno di felicità” ripete Palladino continuando a toccare il tasto extra campo. “C’è sintonia, empatia e ci diciamo confidenze che vanno al di là del calcio, è un ragazzo genuino”, scrive La Repubblica.
GOL D’ARGENTO. Questa la cornice del quadro in cui si muove l’attaccante da quando veste il viola, il resto deve ovviamente essere dipinto durante le prossime settimane. Prima di pensare al futuro meglio concentrarsi sul presente, ovvero Udine. Il centravanti, in attesa di capire se il matrimonio con la Fiorentina potrà proseguire, pensa a festeggiare i “gol d’argento”. A quota 24 reti stagionali spera oggi di arrivare almeno a 25, cifra difficile anche solo da ipotizzare considerando quanta fatica aveva fatto nell’ultima annata con la Juve. L’operazione rilancio è andata persino oltre ogni più rosea aspettativa anche se questo non ha significato la qualificazione in Europa League, vero obiettivo collettivo di inizio stagione.
VOLONTA’. Sistemato il campionato sarà tempo di bilanci, riflessioni, decisioni. Kean metterà sul piatto della bilancia eventuali offerte come la gratitudine, sincera, nei riguardi di tutte le componenti che durante la stagione lo hanno coccolato come mai in carriera qui a Firenze. Palladino vorrebbe allenarlo ancora, almeno quanto chi tifa viola avrebbe voglia di vederlo segnare per i propri colori durante la prossima stagione. Sarà decisiva la sua volontà. Tutto quello che il pianeta Fiorentina poteva fare lo ha fatto. Sperando basti.
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Redazione LaViola.it