Il tecnico lavora in Inghilterra sui nuovi concetti da trasmettere ai giocatori viola. A partire dalla difesa a tre
Sul campo Palladino distribuisce le casacche e di fatto divide in tre parti il suo gruppo. Si confronta spesso con lo staff tecnico ma poi ha un occhio per ogni singolo calciatore. Chiede fantasia, estro, libertà di gioco. Scrive la Repubblica.
Sta lavorando sulla difesa a tre con tutto quel che consegue: ovvero con l’idea di una ripartenza dal basso che lasci il centrale a impostare, mentre i due difensori di destra e sinistra hanno licenza di inserirsi, di avanzare, di creare densità in mezzo al campo. Grazie anche alle due fasce che si estendono e danno profondità al gioco.
Poco possesso, molta verticalizzazione anche improvvisa. Ovvero, rapida ed efficace nel tagliare in due le difese avversarie. Qualcosa in più si potrà vedere in questi giorni, anche perché molto è il lavoro anche in fase offensiva. Kean è il riferimento, Sottil il giocatore al quale Palladino sta chiedendo di svariare e incidere. I ritmi si alzeranno, i dettagli si affineranno. La pioggia inglese non lascia scampo ma è quasi una carezza sui volti dei giocatori mentre il pallone scorre veloce ed è già tempo di tornare in albergo.
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Redazione LaViola.it