Rassegna Stampa

Palazzo Tornabuoni, richiesta di archiviazione per Giuseppe Rossi

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Pepito e altre 23 persone verso l’archiviazione nel procedimento relativo al frazionamento del palazzo storico di Firenze.

Giuseppe Rossi si porta in vantaggio nella partita contro la procura per il suo appartamento a cinque stelle nel lussuoso palazzo Tornabuoni. Il pubblico ministero Gianni Tei ha infatti chiesto l’archiviazione del capitolo relativo al campione che ha vestito la maglia della Fiorentina, ed altri 23 facoltosi proprietari. Il procedimento per lottizzazione, secondo l’impostazione della procura, andrà avanti nei confronti del solo Riccardo Maccolini, legale rappresentante dell’Associazione Palazzo Tornabuoni. Così scrive La Nazione.

ARCHIVIAZIONE. La procura ha fatto dunque retromarcia: nella richiesta di archiviazione giunta sul tavolo del giudice, viene sposato il teorema difensivo e s’ipotizza che chi, come Pepito, aveva fatto quell’investimento milionario non fosse a conoscenza delle grane urbanistiche sfociate in altri procedimenti giudiziari tutt’ora in corso. Il «triplice fischio» sulla vicenda giudiziaria che ha riguardato Pepito Rossi sarà comunque compito del giudice. Rossi aveva perfezionato l’operazione immobiliare il 2 dicembre del 2015, acquistando l’appartamento nato dal frazionamento del palazzo nel centro storico fiorentino denominato «Da Maiano». L’inchiesta su Palazzo Tornabuoni era partita nel dicembre 2010 quando il palazzo, una prestigiosa residenza quattrocentesca nel centro di Firenze, fu sequestrato e poi dissequestrato pochi giorni dopo. Per il pm Gianni Tei nel realizzare i 38 appartamenti di lusso era stato violato anche il Piano regolatore urbanistico.

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