L’ex portiere parla dei tanti rigori sbagliati nel weekend, tra cui quello di Gonzalez in Fiorentina-Inter
Parla così alla Gazzetta Dello Sport l’ex portiere Gianluca Pagliuca, al termine di una giornata di campionato in cui in Serie A sono stati sbagliati ben 5 calci di rigore, tra cui quello di Nicolas Gonzalez in Fiorentina–Inter: “Un sospetto ce l’ho. Anzi, più di un sospetto…cioè che si sbaglino tanti rigori perché gli attaccanti vogliono fare un po’ i fenomeni. A me pare veramente che gli attaccanti ultimamente si siano messi in testa di fare il colpo scenico, di fare un po’ i… fenomeni. Sono sempre stato convinto che chi tira i rigori deve tirare forte, una botta: che sia incrociato, mirato, basso, sotto la traversa, vada dove vuole, ma dev’essere la cosiddetta “saracca”, una botta, una legnata. Anche nell’ultimo turno ho visto tirare delle… ciofeche, dei tiracci insomma, cose con poco senso”
GONZALEZ. “Ma che tiro è stato? Io credo che un portiere possa studiare tanto gli attaccanti ma è anche vero che gli attaccanti possono studiare tanto i portieri che hanno di fronte. Io? Studiavo sì, ma soprattutto i big: Totti, Del Piero e alcuni altri. Ecco: Alex li piazzava, cambiava zona, ma tendeva a piazzarla più che cercare la potenza di tiro; Francesco invece tirava sempre la botta, lui per esempio non ha mai cambiato. Io credo che certi tiri dal dischetto visti recentemente siano un po’ leggeri, non arrivo a dire da presuntuosi ma quasi. Gliene dico un altro, di rigore in questo weekend: Giroud. Ma che razza di tiro è? Fra l’altro c’è anche un altro concetto da vedere. La scena di un portiere che ti para un rigore tirato ai 12 chilometri orari è anche esteticamente brutta, avvilente: per l’attaccante e la propria squadra, oltre che per i tifosi. Mi ripeto: bisogna tirare la botta. Poi lo sbagli, va bene, ma certamente più è potente il tiro e più il portiere, se non lo intuisce alla perfezione, farà fatica a pararlo. Le possibilità per l’attaccante aumentano”

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Redazione LaViola.it