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IL PAGELLONE DI VI.IT, portieri e difesa: riscatto Biraghi, ok Terracciano. Bene Quarta-Milenkovic

Fine anno, tempo di pagelle in casa Fiorentina. Si parte dai portieri e dalla difesa: riscatto Biraghi, ok Terracciano. Bene Quarta-Milenkovic

Fine anno, tempo di pagelle. Bene la difesa della Fiorentina, che con 25 gol incassati ha chiuso il girone d’andata con l’ottava retroguardia della Serie A. Poche, tuttavia, le gare senza reti al passivo: 4 su 19. Al tempo spesso va evidenziato come solo la Roma abbia concesso meno tiri di media a partita della Fiorentina. Via con i voti:

TERRACCIANO, voto 6.5 Deludente solamente in qualche gara, soprattutto sul finale di anno: a Verona non benissimo nel posizionamento sul gol dell’Hellas e su qualche altro intervento, ad Empoli male con un’uscita sbagliata pagata a caro prezzo, oltre al gol preso sul proprio palo con la Juventus da Cuadrado, al netto della leggera deviazione di Biraghi. Decisivo in positivo a Bergamo contro l’Atalanta, nelle vesti di ‘San Pietro’, affidabile in tutte le altre gare disputate. Coi piedi molto meglio del collega di reparto, così come nella lettura preventiva di alcune situazioni a difesa alta su cui si è dimostrato più reattivo (anche fortunato, a Venezia, quando sarebbe stato espulso ma venne salvato dal fuorigioco segnalato dal Var) del polacco nel vestire i panni del difensore aggiunto.

DRAGOWSKI, voto 6 Frittata alla prima giornata con la Roma, con uscita errata e rosso dopo 17’, inoperoso a Marassi col Genoa, molto bene a Udine con un paio di interventi decisivi, incolpevole con l’Inter, bene col Napoli quando parò anche un rigore salvo poi farsi male nei minuti finali, per un infortunio che sta ancora patendo.  Un po’ meglio coi piedi nelle poche gare giocate, così così nelle uscite.

ROSATI, S.V. Non solo uomo spogliatoio, oltre che perfetto imitatore di Adriano Celentano. Nell’unica uscita della sua prima parte di stagione ha stupito tutti con almeno 3-4 parate decisive che hanno permesso alla Fiorentina di eliminare il Benevento ed accedere agli ottavi di Coppa Italia. Il tutto dopo non aver giocato neanche una partita nei precedenti 16 mesi, segnale che, nonostante di ruolo faccia il terzo portiere, non ha mai smesso di allenarsi con grande professionalità.

QUARTA, voto 6.5 A volte continua ad andare qua e là per il campo in maniera un pò anarchica, nonostante i rigidi dettami imposti da Italiano, altre fatica a gestire la propria irruenza, prendendosi cartellini spesso inutili. Ma la crescita del Chino è evidente, tanto che, soprattutto in coppia con Milenkovic, ha permesso alla Fiorentina di essere tra le due/tre squadre che concedono meno tiri di tutti agli avversari in Serie A. A segno col Napoli, più volte vicino al gol con le sue qualità di saltatore sui calci da fermo. Molto più affidabile rispetto al recente passato, anche nell’impostare e far girare il pallone.

MILENKOVIC, voto 6 Il rosso preso con la Juventus poteva essere evitato, tanto che poche gare più tardi, dopo un giallo preso in maniera ingenua, Italiano lo tolse all’intervallo per non incorrere nel rischio di ritrovarsi in dieci (con la Salernitana). A segno con la Roma alla prima giornata e col Benevento in Coppa Italia, andandoci vicino svariate volte sfruttando le sue doti di saltatore sui calci da fermo. Molto meglio rispetto all’anno scorso, anche in virtù dell’organizzazione data alla difesa da Italiano. Poche le giornate storte, con tuttavia ancora qualche pecca evidenziata nel tenere la linea del fuorigioco. In coppia con Quarta ha permesso alla Fiorentina di subire pochissimi tiri in porta. Un po’ in calo nelle ultime gare.

IGOR, voto 6 Molto bene nell’applicare la linea del fuorigioco con il Milan, un po’ meno alla prima giornata con la Roma. Spesso sufficiente, poco di più e niente di meno. Validissima alternativa, anche se ancora indietro rispetto ai livelli di Quarta-Milenkovic.

VENUTI, voto 6 Degne di nota le prestazioni col Milan, al di là di uno sfortunato autogol, in cui si adattò a svolgere il ruolo di centrale di difesa. Ok con la Samp e per qualche altro sprazzo di gara. Perla il gol in Coppa Italia al Cosenza. Sempre sufficiente quando è stato chiamato in causa, anche se nelle gerarchie è finito dietro a Odriozola. Ed anche come rendimento.

ODRIOZOLA, voto 6 Un paio di giornatacce, come a Venezia e nel finale contro l’Empoli, qualche partita da compitino e diverse buone gare, tra spinta costante e scivolate per fermare gli avversari. Dopo essersi alternato con Venuti, si è preso i gradi di titolare, dimostrando tanto ritmo e buone doti in fase offensiva, come in occasione del gol da playstation con lo Spezia (siglato da Vlahovic) o nella discesa con combinazione con Gonzalez a Bologna sul gol di Maleh, con qualche limite in fase difensiva su cui migliorare.

BIRAGHI, voto 6.5 Quando venne ‘nominato’ capitano della Fiorentina più di qualcuno ebbe di che storcere il naso. Lui, dopo le tante critiche ricevute in passato, rispose così: “Da un po’ di anni, per tanti tifosi e tanti di voi (giornalisti, ndr) io sono un cane da bastonare. Ogni anno sono messo in discussione, queste cose non le soffro. So quello che sono e chi sono, se ci deve essere un cane da bastonare in mezzo alla squadra preferisco essere io piuttosto che altri che ne soffrono di più” dimostrandosi leader e degno di essere il capitano di uno spogliatoio, a parole. Poi ha risposto allo stesso modo anche sul campo, risultando uno dei maggiormente migliorati rispetto al recente passato. Molto più protagonista in positivo piuttosto che in negativo, come accadeva quando spesso e volentieri gli avversari segnavano sfondando dalla propria corsia. La punizione di Bologna è la perla, il rigore trasformato col Cagliari, nel giorno in cui Vlahovic non se la sentì, un altro segnale di personalità. Per quanto riguarda il rosso rimediato col Sassuolo si potrebbe discuterne, soprattutto sul primo giallo. Sfortunato nella deviazione, per quanto minima, sul gol di Cuadrado con la Juve, in una delle poche partite insufficienti giocate in questa stagione.

TERZIC, 6 Pochi minuti a Udine e col Sassuolo, oltre ad una gara di Coppa Italia col Benevento, prima di esordire da titolare in Serie A e Verona, con tanto di assist per Castrovilli. Le sensazioni sono state positive, anche se il dislivello con Biraghi pare essere ancora evidente.

NASTASIC, S.V. Tre presenze, di cui solo una dall’inizio, per 126’ totali. Da ricordare un calcione appena entrato contro la Juventus e poco altro.

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