Fine anno, tempo di bilanci. Voti e analisi di quanto accaduto da inizio stagione ad oggi in casa Fiorentina. Si continua col centrocampo
Con la chiusura del mese di dicembre si avvia alla chiusura anche il girone d’andata che vedrà i viola dover affrontare ancora Bologna e Spal prima del giro di boa. E come sempre è anche tempo di tirare giù un primo bilancio di quanto accaduto in casa gigliata da luglio ad oggi. Dopo la difesa continuiamo con il centrocampo.
BADELJ VOTO 5 Doveva essere l’acquisto più importante dell’era Pradé bis, il cervello del gioco di Montella che doveva dar vita ad un nuovo calcio basato sul palleggio dopo le difficoltà in mediana dell’era Pioli. Ed invece, tranne che a San Siro contro il Milan, la sua prima parte di stagione è stata un disastro. Troppo spesso lento e fuori dal gioco sia di polmoni che di cervello, trasparente e bruciato con estrema facilità dagli avversari in fase di ripiegamento. Montella non vi ha mai rinunciato se non nel finale di ciclo per riesumare Benassi. Ma le premesse erano tutt’altre. Dal punto di vista umano impeccabile, anzi, da applausi. Ma tecnicamente parlando una delusione. Flop.
BENASSI VOTO 6 La doppietta col Cittadella l’acuto, le tante panchine di inizio stagione il simbolo di un passaggio di consegne che però non ha dato i frutti sperati. Non certo un palleggiatore, e con il cruccio della costanza di rendimento mai trovata. Con Iachini chissà che non possa tornare a prendersi una maglia stabile da titolare. Il fatto che in mediana la Fiorentina cerchi calciatori non depone a suo favore. Costantemente in bilico.
CASTROVILLI VOTO 7.5 E menomale che è esploso lui. Altrimenti chissà dove sarebbe oggi la Fiorentina in classifica. Straordinario il suo impatto con la Serie A al primo anno. Da urlo in alcune partite, come con la Juve o contro il Milan. 3 gol, 2 assist, ed una capacità disarmante di far passare tutto quello che fa come facile facile che ha portato anche il Ct azzurro Mancini a chiamarlo con sé in nazionale. Tra coloro che hanno portato a termine con successo più dribbling di tutti in A, e tra i più picchiati del campionato. Finale in calando che ci può stare. Ma con potenzialità da fenomeno, ed un’ umiltà straordinaria. Un’ira di Dio.
DABO S.V. Quando le cose andavano bene in pochi si ricordavano della sua presenza in rosa. Quando la barca ha iniziato a fare acqua in diversi ne hanno invocato il suo utilizzo. Fisicamente imponente e dotato di grande aggressività, in fondo, poteva dire la sua in un reparto moscio e incapace di tener botta alle mediane avversarie. E con Iachini chissà che non possa rientrare anche lui nei ripescati dal nuovo tecnico. In campo non si è mai visto. E neanche in panchina a dir la verità. E se con Montella era sicura una sua partenza, o quantomeno il suo ruolo da esubero, adesso chissà. Anche se un suo addio è comunque probabile. Era ancora qui?
PULGAR VOTO 5.5 Cosa sia ancora non si è capito. Regista o interno? La presenza di Badelj non ha aiutato a comprenderlo a pieno. Tatticamente è ancora un enigma. Affidabile e molto ad inizio stagione, rigorista eccellente, con un tre su tre degno di nota e dotato di un piede destro educato con 3 assist, tutti ad inizio anno, per la testa di Milenkovic e/o Pezzella, ma poi lentamente scomparso. In carriera ha trasformato in oro anche tante punizioni, ma a Firenze ancora non è riuscito a farne un marchio di fabbrica. Generoso come pochi altri, è sul podio assoluto di coloro che percorrono più km di media di tutti in Serie A. Carne o pesce?
CRISTOFORO VOTO S.V. C’era anche lui nella lista dei calciatori non funzionali lasciata dalla vecchia gestione fatta dalla dirigenza in estate. Ma la mancanza di alternative in mediana e quel ruolo di play che ha nelle corde hanno convinto Montella a tenerselo con sé. Spazio ne ha avuto pochissimo, come contro il Verona. Ma il suo percorso ormai è segnato. Col cambio di allenatore ancor di più. In uscita.
EYSSERIC S.V. Qualcuno ha pensato fosse una provocazione di Montella il suo ingresso contro l’Inter per far risaltare le carenze della rosa. E col senno di poi, viste le bordate lanciate dall’ex tecnico a Pradé potrebbe anche esserci un fondo di verità in quel retropensiero. Non rientra nei piani viola, e prima o poi se ne andrà. Più prima che poi. Adieu.
ZURKOWSKI VOTO S.V. Altro giovane mai utilizzato, o quasi. ‘E’ molto fisico, ma deve ancora crescere per capire il miglior posizionamento in campo’ è stato a lungo il mantra di Montella sul giovane polacco. Uno dei migliori dell’Europeo Under 21, ma desaparecido in maglia viola. Chissà che Iachini non possa prenderlo più in considerazione. Enigma.
Di
Gianluca Bigiotti