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IL PAGELLONE DI VI.IT, l’attacco: Vlahovic da sballo. Bene Saponara, a tratti Gonzalez e Sottil

Fine anno, tempo di pagelle in casa Fiorentina. Avanti con l’attacco. Vlahovic da sballo. Bene Saponara, a tratti Gonzalez e Sottil. Per tutti sarebbe servita più continuità

Vlahovic ha chiuso il 2021 come lo aveva iniziato: a suon di gol. A tratti molto bene Gonzalez, anche se non è riuscito ancora a trovare continuità, e Saponara. In crescita Sottil. Via con i voti:

VLAHOVIC, voto 8.5 Un ossesso. Se l’anno scorso aveva contribuito in maniera pesante alla permanenza in Serie A della Fiorentina, quest’anno la sta trascinando in zona Europa. Ha chiuso il 2021 così come lo aveva aperto: segnando caterve di gol, raggiungendo il record di CR7 di reti in un anno solare di Serie A ed evidenziando progressi costanti e continui. Non solo nella gestione del pallone, con la difesa dello stesso in cui è migliorato di settimana in settimana, ma anche nel cinismo con cui ha scaricato in rete 16 gol in 19 presenze (più due reti in Coppa Italia). I dati, stando alla sola Serie A 2021-22, parlano di un Vlahovic a segno ogni 4 tiri, con un repertorio in costante aumento. Ha segnato 2 volte di testa, 1 volta di destro, 1 su punizione diretta, ha segnato scartando il portiere e non ha mai sbagliato un rigore. Il tutto andando a pressare, facendo sponde e prendendo pedate a raffica da chi non riusciva a contenerlo.

KOKORIN, S.V. Meglio stendere un velo pietoso. Nell’unica gara in cui è stato giudicabile, in Coppa Italia col Benevento, non è andato oltre il 5 in pagella. Fuori forma, fuori contesto e lontano parente del calciatore che in Russia aveva segnato una ventina di reti in Europa e una quindicina con la Nazionale (prima del 2019, da quando è iniziato il declino). Ai limiti dell’imbarazzante in altri frangenti di gara, per quanto giocati col contagocce tra infortuni e problematiche varie.

SOTTIL, voto 6 A Moena aveva deliziato tutti con numeri, dribbling, tacchi e rabone. Poi, quando c’è stato da fare sul serio, è partito evidenziando i soliti difetti di sempre. Gol con l’Inter, con annesse 2-3 decisioni sbagliate sotto porta tra il dover tirare e il dover servire il compagno, così come a Bergamo con l’Atalanta e in qualche altro passaggio a vuoto, fino ad un ottimo cambio di passo nell’ultimo mese tra il gol alla Sampdoria, con annesso assist per Callejon, il gol al Benevento e l’assist a Vlahovic con la Salernitana. Adesso la missione in cui spesso è venuto meno: trovare continuità. Già contro l’Hellas si è visto un passo indietro.

CALLEJON, voto 6 Per lunghi tratti di stagione ha badato più a svolgere il compitino, con tanti passaggi indietro, poche iniziative personali e diverse prove incolore. Poi qualche segnale di risveglio, con gli assist con Spezia ed Empoli per Vlahovic e il gol alla Sampdoria, con inserimento da dietro sul secondo palo, suo marchio di fabbrica nelle esperienze precedenti all’arrivo alla Fiorentina. Fin dal ritiro di Moena, quando andò a sbattere contro un legno per buttar dentro un pallone in amichevole, Italiano ne ha sottolineato la grande disponibilità, sia in fase offensiva che in quella difensiva (col Milan si trasformò in difensore aggiunto per diktat del tecnico). Non è un caso se è partito quasi sempre titolare.

SAPONARA, voto 6.5 Da sballo a Marassi contro il Genoa, con gol bellissimo e giocata a servire Biraghi con cross respinto da Sirigu, e successivo assist di esterno volante per Bonaventura. Sontuoso con Cagliari e Spezia, tra l’assist per Gonzalez, il tacco per l’assist che Odriozola serve a Vlahovic, un tiro a giro che si stampa sull’incrocio dei pali ed un gol bellissimo anche contro il Milan. Il tutto ricoprendo un ruolo non proprio suo, come l’esterno d’attacco. Peccato per la continuità, che è sempre stato un suo limite. Ma vederlo giocare su questi livelli, per quanto con qualche gara sottotono e un minutaggio per forza di cose ridotto, ha permesso a molti tifosi viola di riconciliarsi col gioco del calcio.

GONZALEZ, voto 6.5 L’impatto con la Fiorentina è stato devastante: gol e assist al Cosenza in Coppa Italia, oltre ad una traversa, gol al Torino, assist per Sottil con l’Inter e gol al Cagliari. Tra viaggi internazionali, con rientri lastminute, le tre settimane di positività al Covid, con successivo rientro graduale obbligatorio e il rosso ingenuo rimediato per proteste contro l’Inter, è tornato ai suoi livelli solamente a inizio dicembre, mettendo comunque lo zampino in un gol di Vlahovic al Milan. Al Dall’Ara assist per Maleh, punizione procurata sul gol di Biraghi e rigore procurato sul gol di Vlahovic. Poi una gara non certo esaltante col Sassuolo ed una incolore con il Verona. Qualità ha dimostrato di averne, così come grande abnegazione e sacrificio. Serve, però, un salto in avanti in termini di continuità.

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