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Pagellone VI.IT, dirigenza e staff: idee ottime, lavoro, ma risultati horror. Montella da 4

Fine anno, tempo di bilanci. Voti e analisi di quanto accaduto da inizio stagione ad oggi in casa Fiorentina. Tocca a dirigenza e staff

Con la chiusura del mese di dicembre si avvia alla chiusura anche il girone d’andata che vedrà i viola dover affrontare ancora Bologna e Spal prima del giro di boa. E come sempre è anche tempo di tirare giù un primo bilancio di quanto accaduto in casa gigliata da luglio ad oggi. Dopo difesa, centrocampo e attacco continuiamo con dirigenza e staff.

PRADE’ VOTO 5 La faccia ce l’ha sempre messa. Forse anche troppo. Come sull’aver reso pubblico il concetto di anno di transizione, poi rivisto in anno di costruzione. O come quando si è sbilanciato su innesti che poi si sono rivelati dei flop. Boateng e Badelj su tutti. I rinnovi sono andati tutti a buon fine, da Venuti a Ranieri passando per Castrovilli. Manca Chiesa, ma la questione spetta più ai vertici che a lui in questo caso specifico. Giusta l’idea di dar fiducia a Dragowski, con rinnovo e aumento dell’ingaggio legittimo. Molto bene nell’aver preso Caceres e Pulgar, dai quali ci si attendeva di più, o quantomeno maggior costanza. Lungo ed efficace il corteggiamento a Ribery, che se non fosse stato falciato da Tachsidis avrebbe potuto fare la differenza come fatto in varie occasioni. E’ invece rimasto col cerino in mano su più fronti in estate, come con De Paul, Tonali, Berardi, Politano. E lasciando troppe falle in una rosa allestita in troppo poco tempo. E questo alibi gli va riconosciuto. Diversi gli errori. Da Lirola a Pedro, fino a Boateng. Innesti da rivedere. E l’aver alzato così tanto il monte ingaggi, in altri tempi, avrebbe provocato già un giro di teste. Col senno del poi avrebbe forse dovuto consigliare un cambio di guida tecnica, in estate, o un cambio anticipato rispetto a quando è avvenuto l’esonero di Montella. D’altronde è lui l’uomo veramente di calcio a cui Commisso e Barone hanno affidato la Fiorentina. A gennaio deve cambiar marcia. Anche lui è sotto esame. Non può sbagliare altri colpi. Quanto all’aspetto umano chapeau. Anche se forse Montella non la pensa allo stesso modo. Rimediare si può.

COMMISSO VOTO 7 Pronti via ha tirato fuori 150 milioni poco più poco meno per comprare la Fiorentina. Altri 15 li ha messi tramite Mediacom. Ha comprato i terreni di Bagno a Ripoli per fare il centro sportivo più grande d’Italia con un progetto da oltre 70 milioni di euro. Da quando è arrivato sta battagliando per avere una valutazione logica dei terreni della Mercafir per fare lo stadio. Per chi se ne fosse dimenticato. Il tutto con una umanità che nulla ha a che vedere col recente passato viola. Ha dato fiducia ad un allenatore che già c’era e che non voleva far fuori ancora prima di avergli dato un’occasione. Forse ha sbagliato a non sollevarlo prima di quanto fatto dall’incarico. Ha alzato il monte ingaggi di una trentina di milioni. Ha fatto una partnership col Meyer da applausi, e ridato identità e appartenenza ad una piazza che da anni navigava nelle difficoltà. Ha sbagliato qualcosa, come nei proclami su Chiesa, e forse anche nell’impuntarsi nel tenerlo. Ma tutto questo fa parte del senno di poi. Ha portato Ribery, e fatto voli intercontinentali continui per non trascurare nulla della vita della Fiorentina, dai giovani alle donne. Idee tante, volontà da applausi. Il marchio Fiorentina portato in Usa ha dato vita al pullman con cui viaggia adesso la squadra e fatto conoscere la squadra viola sempre più oltreoceano. Peccato che ne abbia risentito la preparazione atletica della squadra. ‘Sono qui per imparare’ – ‘datemi tempo’. Quando le intenzioni sono così non si può che dargli credito. Come on Rocco.

BARONE VOTO 8 Lavora ore ed ore passando dal rapporto con i tifosi, agli eventi cittadini, ai rapporti con la politica del calcio e con le istituzioni fino al mercato e alla quotidianità del campo. Non è un caso se è entrato fin da subito nei cuori dei tifosi che gli hanno tributato più di un coro. Anche lui, come il Presidente, ha forse commesso qualche errore di inesperienza. Ma che dia tutto per la maglia viola è fuori discussione. Barone Gio’.

MONTELLA VOTO 4 Media punti horror, uno strascico dello scorso (orrendo) finale di stagione mai del tutto cancellato se non nel secondo mini ciclo di gare con alcune buone intuizioni tattiche, delle quali però poi è rimasto prigioniero e che ha pagato nel momento in cui la squadra non riusciva più a rendere. Sua l’intuizione di dar fiducia a Castrovilli, così come l’aver messo sotto Juve e Atalanta ad inizio stagione, e grandi meriti anche nel trionfo di San Siro col Milan (anche se poi il Milan ha dimostrato di non essere certo una corazzata). Forti i meriti nell’aver tenuto in prima squadra Vlahovic, ma il gioco del primo ciclo Montella non si è mai visto. Tra gli alibi le falle della rosa, lo stravolgimento generale del parco calciatori, le tempistiche e la preparazione fisica distrutta dalla tournèe in Usa. Tra le macchie il 5-2 di Cagliari e la serie di ko di fila record unite a prestazioni indegne come quelle contro sardi, Hellas, Torino. Fiducia ne ha avuta, forse anche troppa nonostante si vedesse chiaramente che c’erano dei problemi.  L’esperimento Chiesa punta non ha convinto. L’aver tenuto in disparte calciatori come Sottil, Pedro, Zurkowski altra cosa negativa. Un disastro.

Iachini, in bocca al lupo Mister.

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