Fine anno, tempo di bilanci. Voti e analisi di quanto accaduto da inizio stagione ad oggi in casa Fiorentina
Con la chiusura del mese di dicembre si avvia alla chiusura anche il girone d’andata che vedrà i viola dover affrontare ancora Bologna e Spal prima del giro di boa. E come sempre è anche tempo di tirare giù un primo bilancio di quanto accaduto in casa gigliata da luglio ad oggi. Partiamo dalla difesa.
DRAGOWSKI VOTO 7 Dopo aver fatto il vice a Tatarusanu, Sportiello e Lafont, è tornato a vestire la maglia della Fiorentina con i crismi del titolare. Cresciuto, e tantissimo, dopo il prestito ad Empoli, è una delle poche note molto positive di una prima parte di stagione della Fiorentina ottima fino alla gara di Cagliari, e disastrosa dallo sbarco in terra sarda in poi della truppa dell’ex tecnico Montella. Qualche errore lo ha sulla coscienza, come contro la Roma, o sul gol preso a Torino da Zaza. Ma nel complesso sono state più le gare molto positive che quelle negative. Come la parata decisiva contro l’Udinese su Lasagna, o l’ottima prestazione col Sassuolo. Se continuasse così potrebbe essere uno delle poche certezze per ripartire l’anno prossimo. E bravo Bartolomeo.
TERRACCIANO S.V. Aver giocato solo contro il Cittadella non gli permette di raggiungere una votazione. Ma anche se l’avversario era di caratura inferiore e con soli 90’ messi a referto (in cui tuttavia in un paio di occasioni ha risposto alla grande) ha dimostrato di essere il vice perfetto. Affidabile.
RASMUSSEN VOTO 4 Dopo il disastroso finale di stagione con l’Empoli e l’Europeo Under 21, ha avuto anche la sfortuna di contrarre un virus che in estate lo ha costretto a dare forfait alla preparazione atletica e limitato tantissimo nel ritrovamento della condizione fisica. In Primavera è andato malissimo, in prima squadra ha giocato giusto qualche amichevole. E male. L’investimento da 7 milioni sborsati dalla Fiorentina all’Empoli ha tutti i riconoscimenti per diventare uno dei flop più grandi della recente storia viola. Bho.
PEZZELLA VOTO 6 Con la fascia al braccio, anche quest’anno, nonostante la scorsa estate sia stato più volte accostato a Roma e Milan. Il capitano viola è rimasto a Firenze confermando però i suoi difetti di incostanza. Il gol contro la Samp la sua unica gioia stagionale, la mascherina protettiva indossata nelle gare post infortunio allo zigomo la testimonianza di quanta voglia abbia di dare il suo contributo per la causa viola. Meglio nella difesa a tre che a quattro, ma in troppe gare, soprattutto nel finale dell’avventura di Montella, ha sbandato abbassando una media di prestazioni eccellente nella prima parte di campionato. Pur sempre capitano.
CACERES VOTO 6 Anche lui come l’argentino è partito da 8 in pagella, finendo sempre da 4. Quell’infortunio contro la Lazio fa da spartiacque della sua stagione. Eccellente prima di farsi male, purtroppo disastroso dopo il suo rientro. Da Cagliari in poi è quasi sempre andato malissimo. Il gol a Torino allo scadere non basta, soprattutto per gli sbandamenti visti dalla gara in Sardegna in poi. Gladiatore dai due volti.
MILENKOVIC VOTO 6 Anche lui come i compagni di reparto ha vissuto fin qui un inizio di stagione pieno di alti e bassi. Bomber sotto porta, con 3 centri con Sassuolo, Napoli e Udinese, molto solido in avvio di campionato, troppo sbadato e disattento nel finale di 2019. Da 8 fino a Cagliari, anche lui molto insufficiente dalla gara con i sardi in poi, con marchiano errore su Borja Valero ancora negli occhi di molti. Sulle montagne russe.
RANIERI VOTO 6 Un incubo la gara col Genoa, molto meglio in altre occasioni, ma con spesso la sensazione di non essere ancora pronto per giocare un campionato di A ad alti livelli. Ci sta quando sei un classe 1999 e sei al primo campionato di Serie A. Margini di miglioramento importanti, gamba e grinta ok, duttilità, ma ancora qualche difficoltà nella scelta della decisione e sul posizionamento. Il ragazzo si farà.
VENUTI VOTO 5 La storia del fiorentino e tifoso viola che dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili, essere andato a farsi le ossa in provincia, e che torna per difendere la maglia del suo cuore è bellissima. Peccato che sul campo non abbia reso in maniera sufficiente quasi mai se non con quell’assist a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Rimandato.
CECCHERINI VOTO 6 La conferma di Montella come tecnico viola lo aveva fatto illudere visto che l’anno scorso proprio su di lui aveva puntato l’aeroplanino nel finale di stagione. Invece, a lungo, è rimasto a guardare i giovani rampanti che a tratti prendevano il posto dei tre intoccabili. Non male quando è stato chiamato in causa, ma il fatto che sul mercato si cerchi anche un difensore lascia pensare che a gennaio possa partire, come già stava per succedere in estate. Alternativa, con la valigia.
LIROLA VOTO 5 ‘Finalmente la Fiorentina ha un due’ si diceva quando Pradé lo prese dal Sassuolo. Una delle rivelazioni dello scorso campionato a suon di assist (7) e reti (2), campione d’Europa con la Spagna Under 21, a Firenze non ha mai convinto. In pochi spezzoni di gara soltanto ha dato la sensazione di essere quello che ci si aspettava, deludendo invece in quasi tutte le altre partite. Una delle delusioni fin qui, sia come terzino ad inizio campionato nella difesa a 4 sia come esterno a lunga fascia nel 3-5-2. E su di lui l’investimento è stato importante, per quasi 13 milioni complessivi. Il discorso sull’accusare la pressione e la responsabilità che su di lui fece Montella ha fatto intuire che forse non è ancora pronto per un palcoscenico esigente come quello di Firenze, e la speranza è che con Iachini possa trovare quantomeno fiducia e cambiar marcia. Due di briscola.
DALBERT VOTO 5.5 Far peggio di Biraghi non era semplice. Ed infatti a lunghi tratti l’ex Inter ha convinto. Assist preziosi, come quello per Vlahovic a Cagliari ma soprattutto per Castrovilli col Parma, per Chiesa con la Samp, e la sventagliata per Vlahovic contro l’Inter, i suoi picchi più alti. Mai costante per tutti i 90 minuti di gara, tuttavia, e se in giornata storta mai capace di invertire la tendenza. Difensivamente molto rivedibile, e quindi poco terzino, meglio quando chiamato a spingere, ma con più di qualche limite. A tratti.
TERZIC S.V. Mai impiegato se non dalla sua selezione giovanile e per 90’ col Monza in Coppa Italia a fine estate e per pochi minuti col Cittadella. Ingiudicabile.

Di
Gianluca Bigiotti