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Pagellone VI.IT: davanti un disastro collettivo. Si salva solo Vlahovic. Lampi di Ribery

Fine anno, tempo di bilanci. Voti e analisi di quanto accaduto da inizio stagione ad oggi in casa Fiorentina. Continuiamo con l’attacco

Con la chiusura del mese di dicembre si avvia alla chiusura anche il girone d’andata che vedrà i viola dover affrontare ancora Bologna e Spal prima del giro di boa. E come sempre è anche tempo di tirare giù un primo bilancio di quanto accaduto in casa gigliata da luglio ad oggi. Dopo difesa e centrocampo continuiamo con l’attacco.

PEDRO VOTO 5 Il gol con la Primavera la sua unica firma stagionale. Poi qualche ingresso e una raffica di certificati di inadeguatezza al nostro campionato da parte di Montella. Arrivato in ritardo fisico e con un lavoro di potenziamento muscolare da fare molto lungo, nei pochi minuti avuti a disposizione non ha dato sensazioni positive. E gli oltre 11 milioni spesi dalla Fiorentina rischiano di farlo entrare di diritto nella schiera delle meteore. Chissà che non possa rifarsi andando altrove, magari in prestito, per tornare a Firenze con qualche chance in più. Meriterebbe un senza voto, perché ha avuto pochissimi minuti per dimostrare se è da corsa o meno, ma le aspettative erano ben altre, e se di spazio non ne ha avuto un motivo ci dovrà pur essere. Per adesso un bagno di sangue.

THEREAU S.V. La Fiorentina ha provato a svincolarlo la scorsa estate offrendogli una ricca buonuscita, ma lui ha detto no. D’altronde chi trova un club che gli dia più di 700 mila euro netti di ingaggio? 0 convocazioni, 0 minuti giocati. Ai saluti.

MONTIEL S.V. L’infortunio che ha accusato in estate non gli ha permesso di stare al pari con gli altri giovani sui quali la Fiorentina ha voluto puntare. Gli assist con il Monza avevano fatto pensare che per lui potesse esserci più spazio, poi Pradé ha preso Ghezzal relegando Montiel nuovamente in Primavera e un altro problema fisico ha messo il giovane spagnolo di nuovo ko. A gennaio potrebbe partire. Talento da rivedere

VLAHOVIC VOTO 6.5 La media reti parla per lui: 1 gol ogni 132′ giocati, 5 reti, due decisive per passare il turno in Coppa Italia e uno per prendere un punto contro l’Inter, e sprazzi di luce uniti a giornate storte come contro il Lecce. La carta d’identità dice 2000, e il futuro è sicuramente tutto dalla sua. Movimenti, sinistro, dedizione. Nel 2020 sarà il tempo delle risposte. Le premesse sono ottime. Continua così ragazzone.

CHIESA VOTO 5 Di campo se ne è parlato poco e nulla. Le voci su una sua volontà di cambiare aria e trasferirsi alla Juve nel mercato estivo hanno contraddistinto tutto un semestre. Le prestazioni che si attendeva da lui la Fiorentina erano certamente di tutt’altro tenore dopo l’estate vissuta da protagonista con l’Under 21. Pochi i lampi. Fantastico a San Siro, ottimo con la Samp, poi male quasi sempre. Fino al finale di 2019 passato in infermeria a recuperare da pestoni e pedate e con quella parola tabù ‘pubalgia’ più volte smentita e/o aggirata. Tanti gol sbagliati, poche prestazioni degne di nota, come quella contro l’Atalanta o appunto contro il Milan. Da falso nove non ha invertito il trend che lo ha sempre visto carente alla voce gol. Bottino misero di 3 reti in 15 presenze. Il 2020 sarà l’anno della sua esplosione definitiva? Sulla scia dell’estate complicata.

RIBERY VOTO 6 Il gol all’Atalanta una perla, quello contro il Milan da orgasmo. La squalifica rimediata ingenuamente contro la Lazio una macchia, l’infortunio con il Lecce un disastro. I lampi del campione hanno strappato applausi, illuminato serate e fatto nascere cori. Quelle reazioni dinanzi ai cambi di Montella il primo campanello d’allarme che qualcosa nello spogliatoio non stava andando nel verso giusto. Umanamente straordinario, guida per i più giovani e dal talento cristallino. Torna presto Franck.

GHEZZAL VOTO 5 Preso in extremis dopo i tentativi falliti per Berardi e Politano, doveva essere l’esterno offensivo ideale per il 4-3-3. Ma se non per qualche isolato lampo è apparso a lungo più un calciatore non adatto al nostro campionato che non un ex buon giocatore da recuperare dopo un periodo difficile. Ectoplasma.

BOATENG VOTO 5 Male, troppo male per poter essere titolare, e troppo ingombrante per essere una alternativa. Che non fosse più la mezz’ala dinamica ed esplosiva dei tempo del Milan lo si sapeva. Ma che non andasse così male era un po’ più difficile da prevedere. Da falso nove non ha mai ottenuto sufficienze, se non per la prova contro il Napoli alla prima giornata distante ormai mesi. Fuori dal gioco, fuori ritmo, e mai convincente nonostante lo spazio avuto da Montella. Acquisto sbagliato.

SOTTIL VOTO 5.5 Ottimo il suo avvio di stagione, con lampi di classe, tecnica e velocità che lasciavano sperare in tutt’altro cammini. La polemica esplicita per la sostituzione col Cittadella il picco più basso del suo primo semestre in maglia viola, con la sensazione che ancora debba maturare, probabilmente altrove, soprattutto dal punto di vista caratteriale. Il talento c’è. Ed è enorme, ma va incanalato. E se è vero che davanti arriveranno innesti a gennaio, è probabile che per lui gli spazi siano sempre più chiusi. Esploderà, prima o poi.

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