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Pagellone 2017-18 di VI.IT: i voti alla stagione viola, l’attacco

Si chiude la stagione 2017-18, tempo di bilanci anche in casa Fiorentina. Non quelli meramente economici, per quello ci sarà il CDA a breve, ma quelli strettamente tecnici. Dopo la retroguardia (LEGGI QUIed il centrocampo (LEGGI QUI) è il momento dell’attacco che ha chiuso la stagione con 54 gol fatti per il 9° attacco del campionato.

SIMEONE: 6.5 Pian piano i dubbi che aleggiavano su di lui li ha spazzati via a suon di reti. 14, che come prima annata in maglia viola può andare più che bene, e senza rigori. Quanto ad impegno e corsa gli si può rimproverare poco. Quanto a precisione al tiro qualcosa in più. Il pallone che si è portato a casa in Fiorentina-Napoli l’acuto, anche se è stato uno degli attaccanti in A ad aver sprecato il maggior numero di occasioni chiudendo con una percentuale occasioni/reti molto bassa. Dovrà migliorare e molto quanto a killer instinct. Ma comunque in crescendo.

FALCINELLI: 5 Almeno Larrondo un paio di reti era riuscito a farle. Una la fece pure il Tanque Silva. Ed invece il buon Diego si è fermato a 0. Peggio non poteva fare. Di minuti non ne ha avuti certo quanti Simeone, ma in quelli sprazzi, fatto salvo per un assist a Udine e qualcosa di buono col Genoa non sarà ricordato come il nuovo Batistuta. Belli capelli.

GIL DIAS: 4.5 Due gol a Verona, e poco altro. Il diritto di riscatto a 20 milioni sa quasi di supercazzola. Nel 4-2-3-1 originariamente pensato da Pioli e Corvino avrebbe dovuto essere l’ala alla Bernardeschi. Ed invece è rimasto alle cronache per poco o nulla. Poca roba.

ZEKHNINI: S.V. Ingiudicabile. Qualche amichevole estiva e pochi minuti contro l’Inter alla prima giornata.  Poi rispedito in Tippeligaen tra le renne al Rosenborg. Meteora.

CHIESA: 6.5 Se solo riuscisse a migliorare quanto a concretezza.. forse l’ultimo vero step che Federico deve fare. L’altro aspetto da migliorare sarà quella testardaggine di mettersi a testa bassa e provare a spaccare il mondo, perdendo un po’ di lucidità nel provare a servire qualche compagno magari meglio piazzato. Doveva fare la differenza, ed a tratti l’ha fatta. Con qualche piccolo accorgimento potrebbe davvero spiccare il volo e trascinare la Fiorentina a piazzamenti più importanti. 6 reti sono comunque un buon bottino, la strada è tutta in discesa. Piccolo fenomeno.

THEREAU: 5.5 Inizio importante, resto della stagione passato tra infermeria e pochissimi acuti. Nel 2018 ha segnato solo un gol su rigore, e poi tanta panchina e riabilitazione. La carta d’identità non mente, ma come alternativa, tutto sommato, ci può stare. Chioccia.

BABACAR: 5 Non ha mai inciso particolarmente. Ok i 4 gol in campionato, anche se solo quello di Cagliari e quello contro la Lazio su rigore hanno portato punti, ed 1 in Coppa, ma da lui ci si attendeva di più. Ed il suo ingaggio, per fare la riserva a Simeone, era diventato troppo pesante nell’ottica del ridimensionamento viola. Ossigeno per le casse dei DV i 9 milioni che ha portato la sua cessione al Sassuolo. Eterna promessa mai sbocciata davvero.

CONTINUA…

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