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Pagelle LaViola.it – Piccoli si riscatta, Gud glaciale. Dodo frenato, Ranieri e Pongracic sbadati

La Fiorentina non va oltre il 2-2 a Marassi contro il Genoa. De Gea para un rigore e sbaglia sul pari, Sohm fa assist

De Gea: 6,5. Voto complicato, tra la parata importante sul rigore di Colombo e una doppia indecisione sul 2-2, quando non esce bene in presa alta e poi resta a metà strada aspettando un fischio dell’arbitro che non arriva. Bravo nel finale su Masini.

Pongracic: 5. Primo tempo tutto sommato ordinato, nella ripresa subentra la superficialità, come quando pasticcia sul 2-2.

Pablo Marì: 5,5. Duella con Colombo e poi con Ekhator, ricorre spesso alle maniere forti.

Ranieri: 5. Scoordinato nell’intervento che porta al rigore per il Genoa, non sempre preciso nelle altre giocate.

(dal 65′ Viti: 6. Bravo in una chiusura poco dopo il suo ingresso)

Dodo: 5. Nel primo tempo qualche sgroppata. Si addormenta (due volte) sul pari del Genoa, poi spreca un contropiede ghiottissimo con un pallone sballato.

Sohm: 6,5. A segno a Mainz su assist di Piccoli, tre giorni dopo si ribaltano i ruoli. Suo il passaggio giusto per il gol dell’1-2 del centravanti viola. In generale più nel vivo di altre volte, un paio di ottime giocate nel primo tempo e l’assist nella ripresa.

(dal 74′ Ndour: 6. Finale di lotta, non si tira indietro)

Nicolussi Caviglia: 5,5. Prova a mettere ordine in alcune situazioni, non sempre ci riesce. Come quando c’è da lottare sui palloni sporchi. Dai suoi corner a volte crea situazioni pericolose, come quando arriva il rigore per i viola.

Mandragora: 5. Il primo gol del Genoa è un errore di linea, ma lui difende malissimo su Ostigard che poi colpisce indisturbato. Non arriva sul bel cross di Fortini nel primo tempo, tanta lotta in mezzo al campo ma poca lucidità.

Fortini: 6. Ancora pimpante in fascia, anche se deve fronteggiare un treno come Norton-Cuffy. Un bel cross a rientrare alla mezz’ora, un tiro secco deviato nella ripresa. E tanta intensità.

(dal 65′ Parisi: 6. Lotta con gamba sulla corsia)

Gudmundsson: 7. Subito nel vivo, buono il cross su cui Piccoli non arriva al quarto d’ora. Si presenta poi dal dischetto, un rigore pesante dopo lo svantaggio davanti ad una bordata di fischi: lui non fa una piega e rimette in corsa i viola. Alla lunga si vede meno, ma è l’islandese a propiziare l’1-2 soffiando il tempo a Marcandalli.

(dal 74′ Dzeko: 5,5. Una ventina di minuti, prova a lottare e prende una buona punizione, ma un po’ poco)

Piccoli: 7. Si riscatta dagli errori di giovedì con un gol bello e importante, e una prova in generale convincente. Lotta contro i centrali del Genoa, avvia e chiude l’azione per l’1-2 con un bel mancino a incrociare dopo un bel movimento sull’ultima linea. Meriterebbe anche la doppietta, con quella gran giocata su Vasquez, ma Leali vola a dirgli di no.

(dall’83’ Fazzini: sv)

All. Vanoli: 6. “Se certe partite non riesci a vincerle, è importante non perderle”, aveva detto riferendosi alla sconfitta di Mainz. E a Genova, dopo il 2-2 rossoblù, i viola si prendono almeno un punto, un piccolo mattoncino da cui provare a ripartire. Il neo tecnico viola, con due allenamenti con la squadra, riesce almeno a trasmettere un pizzico di mentalità e attaccamento alla partita. E il suo atteggiamento fin dai primissimi minuti fa capire perché in tanti lo appellano come un ‘martello’. Anche se è impensabile curare subito difetti cronici, come le difficoltà enormi sulle palle inattive o la mancata percezione del pericolo in area propria. Partita ricca di episodi, diversi errori ma la Fiorentina quanto meno sembra scrollarsi di dosso un po’ di paura nonostante lo scontro diretto da brividi a Marassi. Ora la sosta per provare a dare più sicurezze al gruppo.

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