La Fiorentina non va oltre lo 0-0 nel derby a Pisa. De Gea salvato da due legni, Fazzini prova a dare brio
De Gea: 6. Praticamente mai chiamato in causa, salvato dalla traversa su Nzola e dal palo su Cuadrado, oltre che dal fallo di mano di Meister sul gol annullato al danese.
Pongracic: 6. Spostato sul centro-destra, non va particolarmente in affanno anche se rischia nel finale quando la palla gli carambola sul braccio in area.
Pablo Marì: 6. Riproposto titolare, prende le misure alla distanza a Nzola e agli altri.
Ranieri: 5,5. Anticipato da Nzola quando l’angolano colpisce la traversa, Tramoni lo mette in difficoltà quando si sposta dalla sua parte.
Dodo: 5. Impreciso quando deve accompagnare l’azione, anche dietro non benissimo. Nel finale va in difficoltà con Cuadrado.
Mandagora: 5,5. Un tiro alto su schema da corner, lotta in mezzo al campo ma si vede il giusto.
Nicolussi Caviglia: 5. Non riesce a farsi vedere in costruzione, nel primo tempo perde anche 2-3 palloni importanti. Si fa notare in realtà per una girata respinta in proiezione offensiva.
Gosens: 5,5. Touré è uno dei motori del Pisa, un po’ lo soffre anche se alla fine regge nonostante un duro colpo alla testa.
Fazzini: 6. Di spazio ce n’è poco, ma con il suo dinamismo riesce a ripulire alcune situazioni intricate. E dà gran mano anche in difesa.
(dall’87’ Dzeko: sv)
Gudmundsson: 5. Torna titolare, in una collocazione tattica teoricamente ideale. Ma non si vede mai. Proprio mai.
(dal 73′ Piccoli: 6. Dà più peso all’attacco, buona la palla per Kean nel recupero)
Kean: 6. Lasciato più solo davanti, è praticamente l’unico a provarci dalle parti di Semper. Due conclusioni fuori di poco, il primo tiro in porta del suo campionato (ma centrale) e due gol annullati per fuorigioco. Poi nel recupero spara alto chiudendo male un’ottima transizione di squadra.
All. Pioli: 5. Torna a tre dietro, se la gioca con due trequartisti dietro a Kean. Ma per larghi tratti il problema è il solito: giro palla troppo lento, scarsa personalità e qualità nell’uscita dalla pressione avversaria. Ne esce una partita praticamente alla pari con il Pisa, in una gara in cui c’era da dimostrare di voler uscire dalla crisi. Prova a mettere dentro il tridente pesante nel finale, ma senza risultato. La Fiorentina non riesce a svoltare nel derby.
Di
Marco Pecorini