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Buona la prima per la Fiorentina, che fa il suo dovere contro il Cosenza e passa il turno di Coppa Italia. Doppietta di Vlahovic (più un palo), subito a segno Gonzalez (che colpisce anche una traversa) e gran gol di Venuti. Nel mezzo anche buone trame di gioco ma al netto di un avversario composto da tanti giovani e giovanissimi, in piena costruzione per affrontare la Serie B dopo il ripescaggio. Insomma, voti alti perché la Fiorentina fa il suo dovere, ma è chiaro che la strada da fare è ancora discretamente lunga.
Terracciano: 6. Mai chiamato in causa, partita da spettatore.
Venuti: 7. Un eurogol impreziosisce la sua buona prova. Controllo e tiro potente e preciso che si insacca dopo aver colpito la traversa. Per il resto diverse discese e qualche buon cross.
Milenkovic: 6,5. A sorpresa titolare, nonostante le voci di mercato. Partecipa molto all’azione, sfiora due volte il gol di testa e ci prova anche da fuori area. In fase difensiva poco impegnato.
Pezzella: 6,5. Prima sfiora un gol di testa (poteva far meglio, era da solo nel cuore dell’area avversaria), poi la sua sponda aerea consente a Vlahovic di fare il 3-0. Anche lui poco impegnato in difesa, anche se si prende un giallo. Nell’ultima parte di gara paga anche una condizione fisica ancora non ottimale.
Biraghi: 6,5. Sulla sinistra si inserisce con continuità, lavora molto in catena con Maleh e Gonzalez. Il meglio lo dà però sulle palle inattive. Dal corner nascono prima la traversa e poi il gol di testa dello stesso Gonzalez.
Bonaventura: 6,5. Si dà molto da fare negli inserimenti sul centro-destra, sfiora due volte il gol ed è un riferimento per i compagni.
(dal 77′ Benassi: sv. Si vede poco, entra a gara già chiusa)
Pulgar: 6. Per lui, così come per gli altri Nazionali, miglior condizione fisica ancora da trovare, ma gara utile per mettere minutaggio. Dirige la regia anche non sempre a ritmi elevati, si fa sentire nelle coperture.
(dall’88’ Bianco: sv)
Maleh: 7. Schierato titolare, si mette in evidenza risultando tra i migliori. Molto attivo tra le linee, si fa vedere spesso e tocca molti palloni specie nella prima ora di gioco. Dialoga molto bene con i compagni sulla sinistra.
(dal 69′ Castrovilli: 6. Si fa vedere in una ventina di minuti con qualche giocata di qualità)
Callejon: 5,5. Sottotono. Si vede poco sulla destra, qualche cross discreto ma poco altro.
(dal 69′ Sottil: 6. Sfiora un gran gol al volo di mancino, poco altro)
Vlahovic: 8. Le voci di mercato sembrano non toccarlo. Lui va in campo con la solita determinazione e la solita ‘fame’ di gol, aiutando la squadra fino al 90′. Suo il primo gol stagionale, facile facile. Raddoppia nel recupero del primo tempo di destro, colpisce un palo nella ripresa dopo una bella giocata di mancino. Nel mezzo tante occasioni, tra parate del portiere e tiri fuori di poco. Ulteriore riprova, ma non serviva certo questa gara, di quanto sia fondamentale per questa Fiorentina.
Gonzalez: 7,5. Prima da titolare, subito in gol. Pare già in ottima condizione l’argentino, che si fa notare con accelerazioni e qualità. Recupera palla in avanti, come da dettami di Italiano, e serve a Vlahovic il gol del vantaggio. Poi colpisce una traversa di testa e trova poco dopo la rete sempre con un’incornata da corner. Ci prova anche con un tiro potente che il portiere respinge. Le premesse sono molto buone.
(dal 69′ Saponara: 6. Si piazza a destra del tridente, orchestra qualche buona azione)
All. Italiano: 7. Ritmi non troppo alti, ma idee chiare. Sceglie come titolari Milenkovic e Pezzella nonostante le questioni di mercato (soprattutto per il serbo), manda dentro Pulgar regista e sceglie Callejon per il tridente. Una sorta di prova generale per la Roma, nonostante il Cosenza sia infarcito di giovanissimi. La qualificazione non è mai in discussione, qualche trama interessante si intravede. Chiaramente c’è da considerare il livello dell’avversario, ma la Fiorentina fa il suo dovere.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
									 
														 
														
Di
Marco Pecorini