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PAGELLE VI.IT – Viola show: Vlahovic spietato, Saponara sublime. Gonzalez provvidenziale

La Fiorentina batte il Milan capolista e si regala una notte da sogno. Italiano ferma ancora Pioli, Duncan segna e rifinisce. Venuti tiene (anche se è sfortunato sull’autogol)

Terracciano: 7. Coinvolto tante volte nella costruzione dal basso, sbaglia forse un pallone nel primo tempo con i piedi: un fattore decisivo. Poi è bravo a respingere su Tonali e poco dopo su Leao a metà primo tempo, mentre è decisivo ad allungarsi sempre sul portoghese alla mezz’ora. Incolpevole sui gol, bravo e sicuro anche nelle uscite alte.

Odriozola: 6,5. Inesauribile, una spinta continua sulla fascia destra. Riceve anche duri colpi da Theo Hernandez e Giroud, ma fino alla fine non molla di un colpo. In avvio importanti due ottime chiusure su verticali del Milan. L’unica pecca è sul secondo gol del Milan, quando Theo Hernandez lo brucia sul tempo. Ma per il resto ottima prova.

Venuti: 7. Era l’incognita più grande, ma fornisce una prova di grandissima applicazione in mezzo alla difesa. Con il contributo dei compagni limita anche la fisicità di Ibrahimovic e Giroud quando il Milan alza la palla. Qualche copertura non perfetta c’è (come quando Ibra gli prende il tempo al 41′ su cross di Kjaer) ma alla distanza se la cava molto molto bene vista la situazione di emergenza. Sfortunato all’ultimo secondo con un autogol che macchia in qualche modo una grandissima serata. Ma la prende sul ridere: la partita praticamente è già finita e ha contribuito ad una splendida vittoria.

Igor: 7. Quel recupero su Leao lanciato in campo aperto nel primo tempo è la miglior giocata di una partita in cui sbaglia poco ed è prezioso anche nell’impostazione. Dietro la Fiorentina gioca alta di reparto rischiando qualcosa sulle imbucate verticale, ma la linea regge quasi sempre.

Biraghi: 6,5. Più attento a coprire che a spingere stavolta, sbaglia poco anche se dalla sua parte il Milan spinge meno con Saelemaekers, Kalulu e gli altri.

Bonaventura: 5. Buona prova con un tiro di mancino nel primo tempo, ma la sua prestazione è macchiata dall’erroraccio (non da lui) che porta al primo gol di Ibra: un episodio che riporta in partita il Milan quando tutto sembrava chiuso sul 3-0.

(dal 69′ Castrovilli: 6. Dà qualche accelerata in mezzo, perde però anche un pallone sanguinoso. Dà comunque il suo contributo).

Torreira: 7. Nel primo tempo perde qualche pallone ma è autore anche di ottimi recuperi. Migliora nella ripresa per poi salire in cattedra: prima manda in porta Callejon in ripartenza ad inizio secondo tempo, poi è prezioso a dare tranquillità e gestire il possesso quando il Milan pressa per tornare in partita.

Duncan: 8. Come un falco si avventa sul pallone lasciato lì da Tatarusanu e non coperto alla perfezione da Gabbia, come pittore dipinge invece la parabola che manda in porta Vlahovic per il tris viola. Nel mezzo tanta sostanza, il primo a dettare il pressing finché resta in campo. Grande prova.

(dal 92′ Maleh: sv).

Callejon: 5,5. Un buon cross per il colpo di testa di Vlahovic al quarto d’ora, poi è più bravo a dare copertura sull’esterno che ad offendere. Non sfrutta la palla verticale di Torreira e viene pescato in fuorigioco, ci prova poi di tacco ma non punge. E nel primo tempo perde anche un pallone che porta all’occasione di Tonali.

(dal 69′ Gonzalez: 7,5. Rientra ed è decisivo per chiudere il match. Lo ‘scippo’ su Theo Hernandez è una svolta decisiva per rendere il finale meno incandescente. In realtà gioca un ruolo cruciale già dal suo ingresso, riuscendo a dare più sicurezza alla squadra nella gestione del pallone. In più costringe Theo Hernandez a doversi preoccupare anche di difendere proprio nel momento in cui il Milan stava spingendo di più. Nel finale si mette anche in proprio impegnando Tatarusanu con un tiro-cross.

Vlahovic: 8,5. Due gol, fanno 27 nel 2021 in viola: appaia un certo Kurt Hamrin per reti segnate in un anno solare (era il 1960). Si esalta davanti al mito Ibrahimovic: il primo gol è da applausi, con un controllo stupendo in corsa e la freddezza nel saltare il portiere e depositare in rete. Così come sul gol che chiude il match: è glaciale nel guardare il portiere e piazzare la palla sul secondo palo. Nel mezzo una prova in cui fa la guerra dal primo all’ultimo minuto con Kjaer, e la sponda preziosa per la perla di Saponara.

Saponara: 8. Il gol del 2-0 vale quasi da solo il prezzo del biglietto. Un tiro a giro strepitoso, telecomandato, sublime. Ma come spesso gli è capitato in stagione dà tanto anche in copertura e nella qualità di tutte le giocate. A referto anche un tiro mancino fuori di poco, chiede anche un rigore per un incrocio con Messias al vertice dell’area nel finale.

All. Italiano: 8. Finalmente la prova che serviva contro una grande. Anzi, ad oggi, contro la migliore del campionato insieme al Napoli. Pressing alto, decisione sulle seconde palle, grinta in ogni zona del campo. E tanta qualità nei momenti decisivi. E poi le scelte: Venuti centrale non tradisce, Duncan in mezzo al campo è tra i migliori. Annulla anche il pericolo sulle palle alte chiedendo uno sforzo ulteriore al gruppo. E nel momento di massima pressione del Milan mette Gonzalez sulla corsia in sofferenza ribaltando la situazione. Aveva fatto rivedere ai suoi ragazzi l’impresa dello scorso anno in Spezia-Milan, anche stavolta frena Pioli. Con una prestazione maiuscola.

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