Brutto primo tempo, meglio nella ripresa. Ma la Fiorentina riparte da un pareggio in casa contro il Brescia ultimo in classifica.
La Fiorentina riparte da un 1-1 in casa contro il Brescia. Un primo tempo molto complicato, con la squadra a tratti intimorita e con poche idee. Più convincente la ripresa, con Castrovilli e Chiesa più dentro al gioco, così come Vlahovic. Mentre Ribery fa capire da subito quanto sia importante per questa Fiorentina, pur con una condizione che non potrà essere ancora ottimale. Da sottolineare, d’altro canto, la personalità della squadra in inferiorità numerica nei 20′ finali, con uno spirito positivo nel cercare fino all’ultimo la vittoria. Ma il secondo gol non arriva.
Dragowski: 6,5. La parata finale è decisiva, e alla fine è l’unico vero guizzo a cui è chiamato il portiere polacco. Spiazzato da Donnarumma sul rigore, l’altra parata degna di nota è quella in avvio di ripresa su Skrubb.
Caceres: 4,5. Rigore procurato ed espulsione: rientro complicato per l’uruguaiano, che ci mette grinta e in fondo anche troppa. Al 14′ si fa anticipare nell’inserimento di Dessena e atterra in area il centrocampista del Brescia, al 71′ si prende il secondo giallo entrando in ritardo sull’avversario.
Pezzella: 6,5. Bravo nelle chiusure in area e di testa, trova la rete del pareggio prendendo il tempo all’avversario in area bresciana. Colpisce poi anche una traversa nella ripresa, sempre di testa.
Ceccherini: 6. Poco impegnato, sventa un paio di situazioni complicate e tutto sommato alla lunga se la cava.
Chiesa: 6. Primo tempo anonimo, si vede poco, resta largo a destra spesso fuori dal gioco. Nella ripresa si accentra di più ed entra nel vivo delle azioni: prima serve a Vlahovic la palla del gol annullato al serbo (ma il controllo di Fede poteva essere migliore), poi sfiora la rete in diagonale da sinistra. Al 62′ manda in porta Ribery, sul salvataggio in extremis della difesa del Brescia. Protagonista anche nel finale, quando anticipa il portiere ma conclude sull’esterno della rete.
(dal 91′ Sottil: sv)
Duncan: 5,5. Iachini lo schiera di nuovo da mezzala a piede invertito, sul centro-destra: parte benino, poi alla lunga non riesce ad incidere in mezzo. Chiude la sua gara non gestendo bene il pallone su un ghiotto contropiede.
(dal 66′ Ghezzal: sv)
(dal 72′ Milenkovic: 6. Entra nel momento in cui la Fiorentina poteva soffrire in inferiorità numerica, ma alla fine regge bene)
Pulgar: 6. Primi 45′ difficili in impostazione, nella ripresa meglio con anche alcuni buoni interventi in interdizione. Torna prezioso però su palla inattiva, dove la Fiorentina è spesso periocolosa: dal suo piede parte il corner del gol di Pezzella, così come la punizione sulla quale il capitano viola prende traversa nella ripresa.
Castrovilli: 6,5. Gioca in zona-Ribery ma ci mette un po’ ad entrare in partita. Nella ripresa però si sveglia e la Fiorentina cambia decisamente faccia: tiene palla, inventa, incanta. Serve Chiesa e i compagni con giocate preziose e nel finale è l’ultimo ad arrendersi, mettendosi anche in proprio.
Dalbert: 5,5. Tanti cross nel primo tempo, pochi però precisi. Parte così e così, perdendo un paio di palloni, tra cui quello con cui il Brescia costruisce l’azione che porta al rigore del vantaggio. Ammonito a metà primo tempo, rischia poi anche il secondo giallo. E Iachini lo sostituisce all’intervallo.
(dal 46′ Lirola: 5,5. Entra ad inizio ripresa e si posiziona a sinistra, a piede invertito. Impatto così e così, ma resta negli occhi quel contropiede gestito malissimo al 69′ in superiorità numerica: tira ad incrociare (fuori) invece di servire uno dei due-tre compagni che erano solissimi in area.
Ribery: 6,5. Era il giocatore più atteso, non ha tradito le aspettative. 91′ in campo e la solita grandissima qualità. Subito nel vivo del gioco, nel primo tempo è praticamente l’unico viola a dare qualità. Tocca molti palloni, svaria per impostare e dopo il 25′ riesce ad incidere anche nella trequarti avversaria. Palla incollata al piede, forse in un paio di occasioni poteva tirare invece di servire i compagni. Ad inizio ripresa trova anche la gioia del gol, ma viene annullato. Ci prova anche con una serpentina delle sue al 62′, ma Papetti si salva sulla linea. Nel finale un pochino cala, anche se quando prende palla il Brescia trema sempre.
(dal 91′ Cutrone: sv)
Vlahovic: 6. Prezioso lavoro di sponda, come tutta la squadra esce alla distanza. Gli viene annullato un bel gol nella ripresa, così come l’assist per Ribery poco prima. Bravissimo nella giocata in proprio in area al 67′: girata sull’avversario e tiro, respinto dal portiere. Anche nel finale, in inferiorità numerica, è una spina costante per gli avversari. Ma manca il gol.
All. Iachini: 5,5. Si affida subito a Ribery e l’importanza di Franck si capisce da subito. Parte con Chiesa esterno a destra: nel primo tempo la Fiorentina è impacciata, ‘molle’. Nella ripresa la storia cambia, soprattutto nella convinzione nelle giocate. Inserisce ad inizio ripresa Lirola a sinistra a piede invertito, poi è costretto a far uscire il neo-entrato Ghezzal per inserire Milenkovic dopo il rosso a Caceres, mentre si gioca gli ultimi due cambi nel recupero. Nel frattempo il tecnico viene anche espulso ed è costretto a dirigere la squadra nel finale dalla tribuna. Un mezzo passo falso per la sua Viola: bene il cuore e le idee in inferiorità numerica, diverse attenuanti sul tavolo dopo la lunga sosta, ma la squadra (dopo un primo tempo con il freno a mano) esce solo alla distanza e alla fine riparte con un pareggio in casa contro l’ultima in classifica.
Di
Marco Pecorini