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PAGELLE VI.IT – Ranieri il migliore, Nzola spreca ma lotta. Nico, rientro shock

La Fiorentina perde 1-0 contro l’Inter al Franchi, male Parisi e Ikoné, mentre Gonzalez sbaglia un rigore pesante

Terracciano: 5,5. Non benissimo sul gol di Lautaro, poteva forse far meglio. Un paio di buone parate invece sull’argentino e su Frattesi nel primo tempo.

Faraoni: 6. Carlos Augusto sulla sua fascia quando parte fa paura, più volte il brasiliano sfonda ma la grandiosa chiusura al 13′ quasi sulla linea vale almeno mezzo voto in più.

Quarta: 6. Fa venire i brividi quando su un passaggio corto per Ranieri Lautaro si invola verso la porta, per il resto gara ordinata con soliti tagli in avanti (tra pro e contro). Sfiora il gol di testa in tap-in sull’azione del rigore.

Ranieri: 6,5. Il migliore dei viola, chiude tante situazioni intricate e gestisce bene qualche falla in difesa.

Parisi: 5. Torna titolare a sinistra ma fatica tanto. Leggero nella marcatura su Lautaro che vale il gol partita, anche se l’argentino spinge in maniera abbastanza evidente. Ma nella sua prova anche troppi appoggi sbagliati ed errori tecnici. Unico spunto importante quel tiro-cross che esce di poco.

(dall’89’ Milenkovic: sv)

Arthur: 5,5. Non nelle migliori condizioni, sbaglia anche qualche pallone di troppo e quando deve coprire in velocità fa fatica.

(dal 46′ Maxime Lopez: 6. Si muove tanto e gioca parecchi palloni, fa il suo)

Duncan: 6. Meno brillante di altre occasioni, ma lotta sempre facendosi sentire anche di fisico.

(dall’83’ Mandragora: sv)

Ikoné: 5. Non si accende mai, un paio di cross di destro di cui uno totalmente sballato poco prima di uscire.

(dal 60′ Gonzalez: 5. Rientra con l’ovazione del Franchi, dopo un quarto d’ora si prende il pallone per la specialità della casa, il tiro dal dischetto. Ma stavolta anche lui viene inglobato nella ‘maledizione’ viola, sbagliando il primo rigore dopo i 10 segnati di fila in viola (2° errore in carriera su 20 tirati). Il ‘saltello’ stavolta non paga, Sommer intuisce e para facilmente. Prova ad accendersi in un altro paio di occasioni, ma non riesce ad essere pericoloso)

Beltran: 5,5. Da trequartista/seconda punta si dà tanto da fare, un paio di guizzi buoni ma tra le linee trova pochi spazi.

(dall’83’ Barak: sv)

Bonaventura: 6. Schierato da esterno sinistro vista l’emergenza e l’assenza anche di Sottil in extremis, paga qualcosa sulla corsa ma è tra i pochi che tentano giocate interessanti. Non nella miglior condizione, ma quando si accende si vede.

Nzola: 6. Un gol annullato per fuorigioco, un altro paio di occasioni ghiotte sprecate ma con il gioco fermo sempre per offside. Clamorosa la girata che non concretizza facendosi chiudere da Pavard, ma nel complesso è uno Nzola nettamente più nel vivo del gioco rispetto ai 5 mesi precedenti in viola. Si prende anche un pugno da Sommer che vale il rigore: in altri tempi non sarebbe neanche andato su quel pallone. Qualche segnale quanto meno c’è, aspettando i gol.

All. Italiano: 6. Ancora e sempre in emergenza, è costretto a rinunciare in extremis a Sottil e a ‘inventare’ Bonaventura esterno con Nzola e Beltran insieme in campo. Ripropone la difesa a 4 nonostante i rischi di affrontare l’Inter con questo assetto, ma la Fiorentina non demerita. Anzi. Confusionaria in alcune fasi, con la solita (tremenda) leggerezza negli episodi alla fine decisivi, ma chi si aspettava una sfida clamorosamente sbilanciata su lato interista ha invece trovato una Viola che ha retto botta. Il risultato non soddisfa e non può soddisfare, ma rispetto alle uscite precedenti, e senza aiuti dal mercato (tra le mosse della disperazione anche un Milenkovic centravanti nel finale), un passo avanti c’è stato.

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