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PAGELLE VI.IT: Milenkovic decisivo, Caceres un muro. Dragowski salva. L’attacco…

Bene la difesa, che regge soprattutto nel finale e porta al gol partita del serbo. Davanti Chiesa e Ribery meno pericolosi delle ultime gare.

Terza vittoria di fila per la Fiorentina, che supera l’Udinese con il gol di Milenkovic a metà ripresa. Una gara bloccata contro i bianconeri, davanti Chiesa e Ribery non creano molto dalle parti di Musso e a decidere la sfida è così un calcio piazzato. La squadra comunque ha un buon approccio all’inizio e regge bene il pressing friulano nel finale. Serviva il successo, ed è arrivato. Le squadre importanti sanno vincere anche (e soprattutto) le gare bloccate: nel percorso di crescita, una vittoria preziosa.

Dragowski: 6,5. Mantiene inviolata la porta per la seconda volta in stagione, dopo lo 0-0 contro la Juve. Questa volta c’è anche il suo marchio, con il miracolo su Lasagna al 72′ che salva il vantaggio viola. Nel primo tempo respinge su De Paul deviando centralmente, dove comunque c’erano solo maglie viola. Sbaglia un rinvio con i piedi venendo salvato dai compagni, mentre nel finale è sicuro in un paio di uscite.

Milenkovic: 7. Stavolta è un gol da tre punti, il secondo centro dopo la rete contro il Napoli. Una ‘zuccata’ pesantissima che dà continuità alla Fiorentina. In difesa prova solida, anche se soffre un po’ Sema e Samir dalla sua parte. Bravo nel finale con i suoi centimetri.

Pezzella: 6,5. Bravo a tenere fisicamente Okaka, cliente molto scomodo. Nel primo tempo potrebbe portare in vantaggio la Fiorentina, ma al 28′ il suo colpo di testa in solitaria termina alto, e giustamente si dispera. Bravo anche al 40′ con una spettacolare rovesciata con il pressing di un attaccante avversario.

Caceres: 7. Un secondo tempo mostruoso del difensore uruguaiano, che vince tutti i duelli e dà sicurezza nel pressing finale dell’Udinese. Nel primo tempo va vicino al gol al 26′, prova anche un paio di verticalizzazioni interessanti che però non arrivano a buon fine. Molto meglio l’idea per Dalbert al 78′, una gran palla che il brasiliano trasforma in tiro pericoloso.

Lirola: 5,5. Buona spinta nel primo tempo, ma cross ancora una volta poco precisi. Nell’occasione del gol friulano annullato dal Var è tra l’altro lui a perdersi Opoku in area, che comunque colpisce di mano. Non dà sempre una gran mano a Milenkovic nel coprire gli esterni dell’Udinese.

Pulgar: 6,5. Spesso prezioso nell’interdizione, sui calci piazzati dà quel qualcosa in più che poi porta anche al gol vittoria. Gran bei corner calciati nel primo tempo per Pezzella e Castrovilli, così come perfetta la palla che porta alla rete di Milenkovic. Termina con i crampi, ma non molla mai. Chiude anche una punizione insidiosa di De Paul nel finale.

Badelj: 6. Fa una partita ordinata, giocando diversi palloni e sbagliando poco (solo una lettura errata che ad inizio ripresa stava per mandare in porta l’Udinese). Si sgancia più delle altre partite in avanti, specie nel primo tempo. Esce anche per un problema alla coscia.

(Dal 63′ Benassi: 5. Stavolta ha un po’ più di spazio per l’infortunio di Badelj, ma non sfrutta bene l’occasione. Sbaglia da due metri il colpo di testa dopo giocata geniale di Ribery, poi è poco preciso sul cross basso in ripartenza che al 75′ poteva mandare al raddoppio Chiesa. Un minuto dopo ci prova anche con un tiraccio di sinistro, forse deviato. Nel finale dà poco nel contenere il pressing friulano).

Castrovilli: 6,5. Sta prendendo sempre più personalità nelle giocate, quando si trova nel traffico non perde mai la calma e riesce a produrre colpi di qualità. Gioca ancora qualche metro più avanti di Badelj e Pulgar, da trequartista in fase offensiva: stavolta rispetto alle ultime gare sbaglia qualche scelta nell’ultimo passaggio che poteva mandare in porta i compagni. Un paio di invenzioni per Ribery e Chiesa sono però da applausi, al 36′ sfiora il gol su corner (tiro respinto sulla linea). Nella ripresa messo giù da dietro al limite dopo respinta di Musso poco prima di arrivare al tiro. Esce per crampi e raccoglie l’ovazione del Franchi, anche perché non molla fino all’ultimo secondo.

(Dall’80’ Zurkowski: 5,5. Entra nel momento di pressione dell’Udinese, potrebbe segnare all’87’ ma si fa rimpallare il tiro. Poco reattivo anche in fase difensiva, fa un fallo al 90′ dopo che l’avversario gli era andato via, concedendo una punizione pericolosa agli avversari).

Dalbert: 5,5. Solita grande corsa, ma Larsen dalla sua parte spinge molto specie nella ripresa. Nel primo tempo parte convinto e fa anche un buon break al 45′ che però non viene concretizzato dai compagni, nella ripresa sbaglia un paio di cross e al 59′ si fa passare davanti Larsen che per poco non trova la porta (rischiando anche il rigore, come qualche minuto prima con una scivolata avventata). Al 78′ bel tiro al volo su assist di Caceres, bravo Musso a dirgli di no sul suo palo.

Ribery: 6. Molte azioni passano come sempre dai suoi piedi, stavolta però non trova tante giocate decisive per i compagni, contro un’Udinese che gli chiude molti spazi (anche con il fallo in più occasioni). Con un paio di giocate si prende comunque gli applausi del Franchi, mentre al 56′ la sua punizione dal limite termina fuori. Comunque sempre prezioso e intelligente palla al piede.

(86′ Ghezzal: sv)

Chiesa: 6. Sufficienza soprattutto perché è utile nel finale a tenere alta la squadra con i suoi allunghi, serve anche a Zurkowski la palla del raddoppio. Pesa però l’errore a tu per tu con Musso al 54′, poi spesso si intestardisce con azioni solitarie (come nel primo tempo quando non serve Ribery ma calcia da fuori area). Nel primo tempo viene poco servito dai compagni, bella invece la palla tagliata al 52′ che nessuno però tramuta in gol.

All. Montella: 6,5. Conferma gli undici titolari per la quinta partita di fila, alcuni giocatori (Badelj, Castrovilli e Pulgar) accusano la stanchezza (anche con crampi) nella ripresa. Però il 3-5-2 gli dà equilibrio e contro l’Udinese la squadra riesce per la 2° volta a non prendere gol. Davanti Chiesa-Ribery stavolta producono poco, Castrovilli li aiuta meno del solito sbagliando qualche scelta. Ma si sapeva che sarebbe stato difficile giocare senza una punta di ruolo contro un’Udinese ben coperta. La squadra riesce però ad avere il giusto approccio dopo le due partite di fila, non cala di tensione e questo è merito anche del mister. E nel finale i bianconeri spingono, ma Pezzella e compagni reggono bene anche di testa. Terza vittoria di fila e continuità: un esame che non andava sbagliato, e così è stato.

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