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PAGELLE VI.IT – La Viola sa vincere anche soffrendo. Bene Torreira, Vlahovic e Drago

La Fiorentina conduce bene un primo tempo sporco, nella ripresa soffre tantissimo ma porta a casa tre punti importantissimi

Dragowski: 7. Primo tempo inoperoso, ripresa da protagonista un più di un’occasione. Bravo a distendersi su Beto al 54’ e su Makengo al 58’. La parata strepitosa arriva su Deulofeu all’85’: una parata che vale tre punti.

Odriozola: 6,5. Tanta spinta e tanta corsa nel primo tempo, spesso infatti lo si trova più avanti di Callejon con il quale si conferma avere un’ottima intesa. Nella ripresa soffre in fase difensiva anche perché spesso lasciato solo a fronteggiare l’incontenibile Deulofeu, ma non fa mancare la sua corsa neanche negli ultimi minuti di gara, quando la Fiorentina è alle corde.

Milenkovic: 5,5. Due palle sanguinose perse che potevano costare molto caro, la prima su Deulofeu al 27’ al e la seconda su Beto al 66’. Per il resto coordina la difesa durante il lungo assalto finale dei padroni di casa.

Martinez Quarta: 6. Provvidenziale nelle due occasioni dell’Udinese del primo tempo: sia quando disturba Deulofeu lanciato a rete al 27’ sia quando blocca sempre lo spagnolo pochi istanti dopo. La sua esuberanza è però croce e delizia: dopo l’ammonizione rischia il doppio giallo in un paio di interventi. Resta comunque una buona prestazione quella dell’argentino.

(dal 65’ Nastasic 6. Entra con una Fiorentina stanchissima e deve assorbire le continue fiammate dell’Udinese. Rischia tantissimo su Pussetto al 90’ con un intervento al limite che poteva costare il calcio di rigore)

Biraghi: 6. Le sue discese nel primo tempo mettono spesso in difficoltà la fascia destra dell’Udinese, con diversi palloni interessanti messi in mezzo. Esce nella ripresa perché toccato duro al costato nella prima frazione.

(dal 60’ Terzic: 6. Non manca di voglia e corsa, anche una buona palla in mezzo. Resta ancora un giocatore un po’ confusionario. Da rivedere in altre occasioni)

Bonaventura: 6. Meno brillante del solito a centrocampo, probabilmente pesano le tante partite giocate in tempi ravvicinati. Ha però il merito di procurarsi il calcio di rigore realizzato da Vlahovic.

(Dal 65’ Amrabat: 6,5. Becca il giallo dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo, ma questo non condiziona la sua prestazione. Utilissimo nelle difficoltà della squadra a fare diga in mezzo al campo, recuperare palloni e portare palla)

Torreira: 6,5. Gioca praticamente sempre a un tocco e la manovra viola ne risente. Giocatore molto intelligente tatticamente, al 48’ va anche vicino al gol con un bel tiro da fuori. Nella ripresa finisce la benzina, ma resta prezioso con alcuni recuperi e nel gestire palle difficili.

(Dall 83’ Igor: sv)

Duncan: 6. Primo tempo di grande sostanza e presenza, senza però rinunciare alla qualità palla al piede. Giocatore ormai ritrovato. Anche lui nella ripresa cala di lucidità e viene sostituito.

(Dal 65’ Maleh: 5,5. Si presenta subito con un sinistro violento che non esce di molto, ma non riesce a dare sufficiente freschezza a un reparto stanchissimo. Spreca nel recupero un contropiede che poteva evitare gli ultimi minuti di sofferenza)

Callejon: 5,5. In una partita in cui la squadra non gira a meraviglia non riesce a incidere, sbagliando troppo anche nel primo tempo tutto sommato positivo dei viola. Finisce la partita senza un briciolo di energie, diventando preda facile delle incursioni avversarie.

Saponara: 5,5. Gioca a sprazzi, un po’ come tutta la Fiorentina. Alterna buone cose (come diversi cambi di gioco molto interessanti) a errori banali. Nella prima parte della ripresa pecca spesso di assenza di lucidità nelle scelte. Finisce la partita in posizione più centrale, dove trova alcuni traccianti interessanti non concretizzati dai compagni.

Vlahovic: 6,5. Realizza con freddezza il rigore, poi è costretto a una partita di enorme sacrifico. Non fa mai mancare il suo appoggio ai compagni, lottando come un leone fino all’ultimo minuto speso da solo contro la difesa bianconera.

All. Italiano: 6,5. La Fiorentina deve fare i conti con una partita totalmente diversa da quelle viste sinora. Nel primo tempo è una sfida sporca, a ritmi lenti e con tante interruzioni, condotta con esperienza e personalità dai viola. Nella ripresa però le energie finiscono e la luce si spegne. La squadra subisce continuamente le iniziative ospiti, reggendo l’onda d’urto. Emblematico il cambio di Igor per Torreira, che certifica come il tecnico gigliato abbia compreso le difficoltà dei suoi. La Fiorentina di Italiano dimostra di saper vincere anche giocando male, il che non è poco.

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