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PAGELLE VI.IT – Kayode inesauribile, Ranieri non molla mai. Bene Jack, Maxime Lopez regala la semifinale

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La Fiorentina vince ancora ai rigori e supera il Bologna, centrano la terza semifinale di Coppa Italia consecutiva. Male Biraghi e Ikoné

Christensen: 7. Un paio di parate facili, di posizione, salvato invece dalla traversa su Zirkzee e dal palo su Orsolini. Bravissimo poi a deviare, quanto basta per mandarlo sul palo, il tiro di Zirkzee ad inizio supplementari, ottima l’uscita su Orsolini al 112′. Ai rigori non è protagonista come contro il Parma, ma alla fine esulta lui dopo l’errore di Posch che forza il tiro e manda alto.

Quarta: 6,5. Tanti interventi tempestivi e qualità quando imposta. Di testa sfiora il colpaccio nel recupero del secondo tempo, strozza il mancino a fine primo supplementare.

(dal 109′ Mina: 6. Entra, atterra Zirkzee e segna un gran rigore. C’è anche il suo zampino sulla qualificazione in semifinale)

Milenkovic: 6,5. Lotta spesso con Zirkzee, perdendo pochi duelli.

Ranieri: 7. Da quella parte arrivano spesso forte Posch e Orsolini, in alcune fasi va in difficoltà ma alla lunga si esalta con la sua determinazione e il suo tempismo negli interventi. Bravo anche quando si spinge in avanti.

Kayode: 7. Inesauribile a destra, macina chilometri su chilometri difendendo e attaccando con continuità. Nel primo tempo è una freccia, tra i più pericolosi della Fiorentina con anche un tiro respinto dal Skorupski. Perde un po’ di lucidità da metà ripresa, ma non si ferma mai con grandissima generosità. Al 108′ si inserisce con tempismo perfetto in area piccola, ma di testa manda in fallo laterale. Poteva fare meglio, così come ci sono anche alcune sbavature nella sua prova. Ma all’ennesima partita giocata per intero (stavolta per 120′) è da lodare soprattutto la continua spinta nelle due fasi.

Maxime Lopez: 6,5. Primo tempo così e così, meglio con l’avanzare della partita. Decisivo con un rigore perfetto a portare avanti la Fiorentina.

Duncan: 6. Si fa sentire in mezzo al campo con sostanza e buone giocate.

(dal 71′ Mandragora: 6. Entra bene e dà equilibrio in mezzo al campo, utile anche quando si spinge in avanti: suo il cross perfetto che Kayode non riesce a concretizzare)

Biraghi: 5. Gioca a tutta fascia, ma fa tanta fatica sia in fase offensiva, sia soprattutto in copertura dove Orsolini e Posch si inseriscono con continuità.

(dal 71′ Parisi: 6. Mette più qualità e corsa sulla fascia, Orsolini gli mette pressione ma riesce a limitarlo)

Barak: 6. Non brilla ma è utile nella gestione di diversi palloni e con falli subiti per far uscire la squadra. Ottima quella palla in verticale che Ikoné non riesce a controllare.

(dal 60′ Bonaventura: 6,5. Il suo ingresso cambia faccia alla Fiorentina, per la qualità con cui gestisce il pallone e per la personalità dalla metà campo in su)

Ikoné: 5. Proposto stavolta da seconda punta, tante volte riceve spalle alla porta e fa fatica. Non riesce a controllare la palla in profondità di Barak, né ad andare al tiro in un altro paio di situazioni.

(dal 60′ Nzola: 5,5. Tanti palloni su di lui ma, lasciato anche spesso solo, riesce a controllarne pochi. Perde due volte il tempo per tirare da buona posizione, un po’ meglio da fine regolamentari e nei supplementari quando con qualche sponda (più o meno fortunosa) mette in condizione i compagni di andare verso la porta)

Beltran: 6. Si dà tanto da fare, facendo battaglia tra Lucumì e Beukema, tra sponde e punizioni prese. Dopo un paio di imbucate interessanti per Nzola, subisce un duro colpo provando a mandare il compagno in porta ed esce dopo aver provato a resistere per qualche minuto.

(dal 78′ Arthur: 6. Qualche sbavatura c’è, ma per il resto dà più ordine in mezzo al campo)

All. Italiano: 7. Alla faccia dell’integralista. Accetta il momento di difficoltà e l’inferiorità tecnica, in questa situazione, rispetto al Bologna. E allora per la prima volta dentro dall’inizio con la difesa a tre e un 3-4-1-2 per giocarsela con palle dirette in avanti. Possesso palla lasciato agli avversari, ma con determinazione e grande forza di volontà la Fiorentina si salva (palo e traversa) e crea diversi presupposti per segnare (soprattutto con i difensori però…). Bene anche i correttivi dalla panchina, finché può, perché per togliere Beltran è quasi costretto a mettere Arthur che però dà più equilibrio alla squadra, pur rinunciando ad un appoggio a Nzola. Alla fine ai rigori la Fiorentina sorride ancora: è la terza semifinale di fila in Coppa Italia.

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