La Fiorentina non va oltre lo 0-0 in casa contro il Genoa, ma alla fine sono i rossoblu a dover recriminare: il polacco super con un rigore parato e non solo.
Un punto che non può lasciare soddisfatti, ma è il Genoa a mangiarsi le mani a fine partita per lo 0-0 del Franchi. Viola in forcing nell’ultimo quarto d’ora, ma Dragowski è sensazionale a salvare su Milenkovic, Biraschi e Pinamonti. Dopo aver parato il rigore di Criscito nel primo tempo. Cutrone e Chiesa, con Vlahovic subentrato, ci provano ma non sfondano. La difesa commette ingenuità che per poco non costano care, mentre il centrocampo resta imbrigliato dalla compattezza del Genoa.
Dragowski: 8. Se la Fiorentina riesce a portare a casa un punto lo deve in grandissima parte al suo portiere. Il rigore parato a Criscito (primo errore in carriera dal dischetto per il genoano) paradossalmente non è neanche l’intervento più complicato della sua serata. Nel finale deve infatti superarsi tre volte: prima su Milenkovic che tenta l’autogol da due passi, poi sul colpo di testa di Biraschi e infine su Pinamonti, che gli si presenta davanti ma trova un super Drago a salvare il risultato.
Milenkovic: 5,5. Subito all’8′ colpisce la traversa di testa, poi si prende un giallo su un mezzo fallo che lo costringerà a saltare la Juve. Ci prova anche con un tiro al 51′, facile per Perin. Gioca una partita piuttosto ordinata, ma nel finale sfiora il clamoroso autogol con un intervento scoordinato e sciagurato.
Pezzella: 5. Soffre molto il duello fisico con Favilli. Al 13′ si fa spostare dal centravanti del Genoa e lo atterra molto ingenuamente in area da dietro. Confuso in altri interventi, non è proprio ben posizionato nel finale quando Pinamonti scappa in contropiede.
Caceres: 5,5. Diversi errori in impostazione, cerca più volte il passaggio complicato di mancino ma il risultato è spesso pessimo. E il Genoa in un paio di occasioni rischia di ripartire. Meno complicazioni in marcatura.
Lirola: 6,5. Un’altra prova più che sufficiente per l’esterno destro viola. In avvio si dispera perché non riesce ad arrivare sul pallone di Venuti smorzato da Cutrone, poi dalla sua parte crea un paio di buone occasioni con cross interessanti. Imprendibile quando accelera, come al 56′, ma sul suo cross molto pericoloso non ci arriva nessuno. Nel finale un tiro alto e un altro bel servizio per Benassi, ma il centrocampista manda fuori di testa.
Benassi: 5,5. Si vede poco nel primo tempo, impreciso in qualche occasione. Nella ripresa entra più nel gioco cercando gli spazi, ma non è incisivo come nelle ultime occasioni. E nel finale ha una grossa chance di testa, ma non inquadra la porta.
Pulgar: 5,5. Un paio di buone chiusure, lotta con il muscolare centrocampo del Genoa ma la sua non è una prova troppo positiva. E anche i calci piazzati sortiscono pochi pericoli.
Castrovilli: 6,5. Subito propositivo, primi minuti di ottimo livello. Cala un po’ alla distanza. Gioca spesso vicino a Chiesa, tenta un paio di cambi campo da applausi. Poi il Genoa lo mette in mezzo negli scontri fisici e riesce meno ad emergere. Costretto ad uscire per un problema fisico. E la sua assenza si fa sentire.
(dal 65′ Eysseric: 6. Dà il suo contributo, non essendoci grosse aspettative sul suo conto. Entra e impensierisce subito Perin, poi a raffica un altro tiro deviato. Sbaglia un paio di appoggi che fanno venire i brividi, poi nel finale di tacco libera Chiesa per una ghiotta occasione da sinistra).
Venuti: 6. Iachini lo schiera a sinistra al posto di Dalbert, lui risponde ‘presente’ facendo una buona partita. Subito al 7′ buon affondo e cross basso molto interessante, ma Lirola non riesce a deviare in porta. Crea qualche situazione pericolosa in avanti, è attento in fase difensiva. Unica indecisione al 74′ con il Genoa che rischia di andare in porta.
(dall’81 Maxi Olivera: 6. Iachini sorprende tutti mandandolo in campo negli ultimi 10′, lui ci mette impegno e anche discreta qualità. Un tiro d’esterno che termina fuori di poco, un buon cross e una chiusura preziosa in area di rigore).
Chiesa: 6. Si dà da fare, ma non trova alla fine il guizzo decisivo. Bravo a mandare in contropiede Cutrone nel primo tempo al 22′, poi conclude fuori al 27′ così come al 33′, quando si mette in proprio e con un bel tiro a giro non trova la porta di pochissimo. Nel finale si riaccende, ma Perin gli dice di no.
Cutrone: 6. Meno servito rispetto alle prime uscite, ma gioca una partita generosa cercando di combinare con i compagni. Al 22′ avvia un bel contropiede e chiude l’azione con un diagonale che termina fuori di poco. Al 54′ invece conclude un bel triangolo con Lirola e Benassi, ma il suo tiro finisce ancora a lato.
(dal 58′ Vlahovic: 6. Ottimo impatto sul match, come spesso gli capita. Dà brio all’attacco viola, con un paio di belle occasioni in slalom. Ma alla fine viene limitato dai difensori del Genoa).
All. Iachini: 5,5. La sua Fiorentina parte forte nei primi minuti, poi dopo il rigore parato da Dragowski calano fortemente i ritmi e davanti Chiesa e Cutrone costruiscono solo a tratti. Partita più simile a quella contro la Spal che a quelle sensazionali contro Atalanta e Napoli, come da previsione visto l’avversario odierno. Dalla panchina Vlahovic gli dà buone risposte, rischia anche Eysseric e Maxi Olivera per mantenere inalterato l’assetto iniziale. Non rischia il tridente né Sottil come esterno più offensivo. Ma alla fine la sua Fiorentina va più vicina alla sconfitta che alla vittoria, con Dragowski più volte decisivo.

Di
Marco Pecorini