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PAGELLE VI.IT: Ceccherini ingenuo, Caceres si fa scappare Verre. Vlahovic reagisce

La Fiorentina perde in casa 2-1 contro la Sampdoria: brucia il palo a 10” dalla fine, ma rispetto a San Siro è un passo indietro evidente

L’1-2 interno contro la Samp, squadra fin qui tra le peggiori nelle prime due giornate di Serie A, fa male e arriva dopo la buona prestazione di San Siro. Partenza buona dei viola (che errore Kouame), poi il pressing organizzato e diretto da Ranieri mette in scacco i centrocampisti di Iachini e l’esperienza di Quagliarella (ingenuo Ceccherini) incanala la partita. Bravo Vlahovic (bella reazione dopo Milano) a firmare il momentaneo pari, ma al momento di spingere Verre beffa Caceres e Dragowski. E il palo a fine partita di Chiesa chiude l’amara serata viola e, forse, anche l’esperienza fiorentina del classe ’97 oggi capitano.

Dragowski: 5,5. Sfiora soltanto il rigore di Quagliarella, fuori posizione invece sulla magia di Verre che vale il gol partita. Attento nelle altre situazioni, molto bravo su Ramirez nel primo tempo. Quagliarella rischia di beffarlo a metà primo tempo prendendogli palla sul rinvio con le mani, l’arbitro ferma il gioco prima del gol fischiando fallo.

Milenkovic: 6. Dalla sua parte arrivano meno pericoli, gioca una partita tutto sommato attenta e dal suo tiro strozzato arriva il momentaneo pari di Vlahovic.

Ceccherini: 5. La sua ingenuità su Quagliarella cambia la partita. Sul corpo a corpo trascina giù il capitano della Samp causando il rigore. Peccato, perché nella sua prova ci mette come al sempre determinazione (come nell’ottima doppia chiusura al 36′).

Caceres: 5. E’ lui a tenere in gioco Verre nell’occasione che decide la partita, anche se poi il trequartista doriano – che gli parte facilmente alle spalle – ci mette molto del suo tra stop e pallonetto perfetto. Prima, al 60′, ci prova anche di testa ma manda alto nonostante avesse saltato indisturbato in area avversaria. In copertura deve far fronte ai diversi inserimenti di Candreva, che sfonda spesso da quella parte.

Chiesa: 6. Tra i pochi ad accendere la luce della qualità, anche se spesso parte molto lontano dalla porta e a volte si fa attirare dalla possibilità del tiro invece che servire i compagni. Però, con la fascia di capitano al braccio (a sorpresa), ci mette impegno, arrivato forse all’ultima in maglia viola. Bella la giocata al 47′, ma tiro deviato dall’ultimo difensore. E a 10 secondi dalla fine colpisce un palo clamoroso sfiorando il pari.

Castrovilli: 5,5. Ha voglia di fare, ma sbaglia parecchi passaggi anche in uscita. Al 36′ mette i brividi a Dragowski svirgolando e colpendo la propria traversa. Qualche buon inserimento, ma impreciso nei colpi di testa. Meglio nella seconda parte di gara, anche se poi esce infortunato.

(dall’81’ Duncan: sv)

Amrabat: 5,5. Insieme ai compagni dà poca copertura a Ramirez e gli altri, trova anche pochi spazi per impostare visto il pressing organizzato da Ranieri. Qualcosa fa vedere, ma non fa girare la squadra. L’impressione è che farlo giocare da unico regista, specie in queste partite e con questo tipo di gioco, non sia il modo per valorizzarlo al meglio.

(dall’86’ Saponara: sv)

Bonaventura: 6. Parte forte, con una gran palla per Kouame che meritava di essere concretizzata in altro modo. Bravo ad agire tra le linee, anche se non sempre raggiunto dai compagni. Sul pari viola è lui a gestire bene il pallone che porta al gol di Vlahovic.

Biraghi: 5,5. Sfiora il gol con una bella punizione nel primo tempo, tanta corsa e qualche buon pallone in mezzo, ma dalla sua parte sfreccia anche Candreva che crea non pochi problemi alla difesa viola.

Kouame: 5. Sulla sua prova pesa l’incredibile gol sbagliato all’8′. Non solo perché poteva, evidentemente, indirizzare la partita in maniera diversa, ma anche perché da quel momento non riesce ad incidere sul match. Qualche buono spunto c’è, ma viene poi sempre limitato dai difensori della Samp.

(dal 57′ Cutrone: 6. Ci mette verve davanti, prova a dare la scossa ai suoi e lotta su ogni pallone. Con i suoi movimenti apre anche spazi ai compagni e in particolare a Vlahovic).

Vlahovic: 6,5. Titolare dopo la serataccia di San Siro, risponde presente come atteggiamento e soprattutto con il gol del momentaneo pareggio. Subito al 12′ impegna Audero con un bel tiro, bravo in alcune sponde come quella per Chiesa ad inizio ripresa che per poco non porta al gol viola. Un paio di tiri fuori misura, poi la rete al 72′ che è come una liberazione e riporta in momentanea parità. Da lì prende ulteriore fiducia, anche se poi arriva la sconfitta.

All. Iachini: 5. La sua Fiorentina non si ripete, il ‘maestro’ Ranieri lo batte a livello tattico e di intensità. Sul piano del pressing e dell’organizzazione della partita la Samp mette la partita sui binari giusti già da metà primo tempo, dopo la buona partenza viola. Fino al rigore che cambia la gara. A centrocampo difficoltà nel costruire sulla pressione avversaria e poco filtro sulle ripartenze, davanti senza Ribery poca qualità. Nella ripresa con fatica la Viola arriva al pari, prima di concedere spazio al gran gol di Verre. Il palo finale grida vendetta, ma una sconfitta interna contro una Samp finora tra le peggiori del campionato non può certo portare ad una valutazione sufficiente.

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