Grandiosa vittoria della Fiorentina a Napoli, Italiano espugna di nuovo il Maradona. Parisi si riscatta, Arthur domina. Terracciano decisivo
Terracciano: 7. Tiene a galla la Fiorentina con quella super parata su Osimhen al 58′: un intervento alla fine decisivo. Bravo a metà primo tempo su Lobotka, poi causa il rigore e non arriva sul penalty di Osimhen, ma le responsabilità sull’1-1 non sono certo sue. Si allunga poi nel finale sul colpo di testa insidioso di Simeone.
Kayode: 6,5. Il voto, difficile da dare, è un mix tra l’ottima prova complessiva nelle due fasi e le due ingenuità che rischiavano di costare due gol. Però c’è da dire che in un banco di prova del genere, di fronte a Kvaratskhelia, tiene benissimo con grande personalità.
(dall’83’ Ranieri: 6,5. Entra bene a destra e dà una grossa mano, chiude almeno tre occasioni dalla sua parte)
Milenkovic: 7. Prende in consegna Osimhen, tallonandolo a tutto campo. Un po’ ‘pigro’ sulla rimessa (comunque corta) di Kayode, per il resto regge bene.
Quarta: 7,5. Ancora un’ottima prova, sia in chiusura che in costruzione. Prova subito una rovesciata clamorosa in area napoletana, poi è lui ad avviare l’azione del vantaggio andando anche a colpire il palo, che poi propizia il gol di Brekalo. Bene anche nella ripresa.
Parisi: 6. L’errore è grave, quasi inconcepibile, con quel retropassaggio folle nel recupero del primo tempo che permette al Napoli di tornare in parità. Però da quella parte è un motorino dal primo all’ultimo minuto, gestisce alla fine Politano, Di Lorenzo, Kvara e gli altri, chiude miracolosamente su Simeone e poi al 93′ ha ancora la forza di andare fino in fondo per il tris di Nico.
Arthur: 7. Domina in mezzo al campo con la sua qualità, si esalta quando la Fiorentina nasconde il pallone al Napoli. Bravissimo poi ad avviare l’azione del raddoppio, a testa alta.
(dall’83’ Infantino: sv)
Duncan: 6,5. Ottimo anche lui nel dare sostanza e buone geometrie, fa tanto lavoro sporco. Entra poi in qualche modo nel raddoppio, in un rimpallo anche fortunoso ma con un movimento che conferma la volontà di andare fino in fondo.
(dall’83’ Mandragora: sv)
Ikoné: 7. Fa una gran prova con ottimo spirito di sacrificio, ma anche tanta qualità nella conduzione palla. Aiuta spesso Kayode a coprire su Kvara, prende un palo clamoroso di destro e poi sfiora il gol di mancino ad inizio ripresa.
(dall’88’ Comuzzo: sv. Esordio in maglia viola, dà una mano)
Bonaventura: 8,5. Personalità. Qualità. Calcio. Una serata pazzesca in cui entra in tutti e tre i gol viola, oltre ad essere punto di riferimento a tutto campo per i compagni. Suo il cross che porta allo 0-1, poi ci prova con un tiro che viene murato e ad inizio ripresa lancia Nzola per l’azione del palo di Ikoné. L’apice della sua prova è ovviamente il gol del nuovo vantaggio: controllo e tiro fin troppo semplice per lui, a spiazzare il portiere. E poi al 93′, invece di perdere tempo con l’uomo a terra, manda nello spazio Parisi per il gol che manda in estasi la Fiorentina. Questo Jack, anche in Nazionale, potrebbe non essere solo una comparsa…
Brekalo: 7. Finalmente arriva il primo gol viola per il croato, dopo una serie decisamente troppo lunga di pali colpiti. Bravo da posizione defilata a infilare sotto le gambe di Meret. Poi dà tanto supporto in fase difensiva su Di Lorenzo.
(dal 73′ Gonzalez: 7,5. Per la prima volta dalla panchina, entra e accelera subito per dare il suo contributo, dando parecchio fastidio al Napoli. Il gol arriva anche un pizzico di malizia: dopo essere rimasto a terra, si rialza e va a segnare il 3-1 in inserimento. Ma conferma il suo peso specifico per questa squadra e l’ottima vena realizzativa di questo avvio)
Nzola: 6. Primo tempo complicato, molto meglio nella ripresa quando è parecchio prezioso nel tenere palloni importanti. Buona anche la sgroppata con assist per il palo di Ikoné.
All. Italiano: 9. E’ la bestia nera del Napoli, quarta vittoria su cinque gare giocate al Maradona da allenatore. Da Spalletti a Garcia la musica non cambia, stavolta il colpaccio è pesantissimo perché la Fiorentina stacca gli azzurri in classifica agganciando la Juve al 3° posto. Non solo, perché i viola strameritano i tre punti nascondendo per larghi tratti il pallone al Napoli. Buone anche le scelte, sia iniziali che nei cambi. C’è tanto, tantissimo di Italiano in questa vittoria, anche per la gestione della partita.
Di
Marco Pecorini