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Una Fiorentina che è apparsa a livello di ‘testa’ un po’ scarica, come se la gara persa contro la Lazio abbia causato uno stop a livello di adrenalina e intensità. Certo, l’espulsione di Dabo dopo trenta minuti ha complicato le cose ma sin da subito la squadra viola è apparsa lenta, prevedibile, senza freschezza ‘atletica’ vista anche mercoledì sera.
E poi c’è stato il solito problema dell’attacco, mai un vero e proprio tiro verso la porta di Consigli. Certo, in qualche maniera la squadra viola ha provato a rientrare in partita ma senza riuscirci.
Peccato, resta importante quello fatto fino a oggi ma chiaramente qualcosa in più di un pensiero all’Europa era venuto a tutti.
DRAGOWSKI: VOTO 5,5. Questa volta sapeva di giocare dall’inizio, ma spesso ha sbagliato presa o intervento. Sul gol la palla entra in porta nell’angolo alto sul tiro di Politano, lui si butta per terra. Bravo al 13’ st quando respinge bene, davanti all’area piccola, sul solito Politano lanciato a rete.
LAURINI: VOTO 5,5. Anche lui torna dal primo minuto, ma appare subito in affanno e in difficoltà nella marcatura e nell’uscita sull’avversario. Soprattutto contro Duncan.
MILENKOVIC: VOTO 5,5. Politano gli crea molti problemi, cerca di rispondere con la fisicità ma non ci riesce. Due volte sbaglia l’uscita con palla al piede e rimedia un cartellino giallo ed uno… quasi.
VITOR HUGO: VOTO 5. A turno si trova Politano o Berardi (che era da espulsione per il fallo su Dragowski) e non riesce a giocare con praticità in fase di costruzione. In difficoltà davanti alle accelerazioni dei neroverdi. Si fa buttare giù da una spallata di Matri. Nel finale di partita Pioli lo mette a fare il centravanti.
MAXI OLIVERA: VOTO 5,5. Dalla sua parte c’è un intraprendete Adjapong che lo costringe a giocare molto basso. Sacrificio e buona volontà non mancano, difficile chiedergli di più.
GIL DIAS: VOTO 5. Entra al 11’st al posto di Maxi Olivera. Praticamente mezz’ora di niente.
BENASSI: VOTO 5. Torna dal primo minuto ma non riesce ad emergere in un match che lo ha visto spesso in difficoltà per posizione e ispirazione.
VERETOUT: VOTO 5,5. Meno preciso e determinante sulla manovra e sul recupero dei palloni, ma sempre importante per carattere e personalità: contro il Sassuolo non è bastato.
DABO: VOTO 4. La sua gara dura appena 30 minuti, il tempo per rimediare due ammonizioni e lasciare la squadra in dieci.
CHIESA: VOTO 5. Pioli lo fa giocare molto largo e questo non gli permette di entrare nelle azioni e di essere incisivo. Anche lui non riesce a entrare in partita.
GASPAR: VOTO S.V. Entra al 27’st al posto di Chiesa.
SAPONARA: VOTO 5,5. Per la prima volta con la fascia di capitano, prova a fare gioco partendo anche dal basso ma è poco ispirato. Almeno ci prova fin quando rimane in campo.
SIMEONE: VOTO 5,5. Entra all’11’st al posto di Saponara. Un tiro in corsa dentro l’area e niente di più.
FALCINELLI: VOTO 5. Ancora una volta l’allenatore viola gli concede fiducia, ancora una volta (purtroppo) totalmente assente dalla partita. Nemmeno un tiro in porta.
ALL.: STEFANO PIOLI: VOTO 5. Sorprende tutti lasciando in panchina Biraghi e Simeone per Maxi Olivera e Falcinelli. Purtroppo la squadra non risponde bene sul piano del gioco e delle occasioni gol, concedendo troppo agli avversari.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
									 
																	 
														
Di
Gianni Ceccarelli