Rassegna Stampa
Ottobre rosso: la Fiorentina si gioca tutto in tre gare
Milan Bologna e Inter: tre sfide della verità per Pioli e la sua Fiorentina. Serve rivitalizzare tutto il gruppo squadra
Come scrive La Nazione, Pioli e i giocatori – compresi e in filo diretto chi è lontano e con la maglia della Nazionale – devono riuscire a trovare il filo giusto per sbrogliare la matassa di un inizio di stagione da incubo. Pioli, i giocatori e ovviamente la società che attraverso i suoi dirigenti cercherà (e dovrà riuscirci) di gestire una situazione che dopo il ko con la Roma (il terzo di fila in casa) è entrata in codice rosso.
LA DEADLINE. Facciamo un salto in avanti e arriviamo a quando il campionato ripartirà. Tre sfide in 10 giorni (dal 19 al 26 di ottobre) vedranno la Fiorentina affrontare Milan, Bologna e Inter. Con i due match con le milanesi entrambi a San Siro. Sarà questo ciclo delicato e senza dubbio terribile, quello che Pioli e la squadra dovranno provare a sfruttare per allontanarsi dal baratro attuale. Sarà questo, quasi sicuramente, l’esame decisivo anche per Pioli. Esame che il tecnico dovrà sfruttare per portare nel gruppo e al gruppo tutto quanto non gli è riuscito di fare fino ad oggi.
FIDUCIA IN PIOLI. Il club ha deciso che è con lui che il meccanismo viola dovrà partire. Accendersi. Il club non ha appesantito la situazione con ultimatum, ma è ovvio (anzi, diciamo pure scontato), che la scenario dopo la sosta per riordinare idee e correggere errori e dopo la triade (Milan, Bologna, Inter) dovrà essere diverso.
GRUPPO DA RIVITALIZZARE. Il rendimento di gran parte dei giocatori (soprattutto dei big) è distante anni luce da quello che ci sarebbe aspettato. Dalle incertezze di Fagioli, l’ansia da prestazione di Dodo, gli errori e il fiato corto di Gosens, fino al fantasma di Gud, toccherà a Pioli trasformare mentalità, concentrazione e condizione fisica del suo gruppo. Tutto quello che è andato in tilt dall’inizio del campionato a oggi sembra l’effetto di una serie di mancanza di intesa fra le parti. Magari è proprio su questo punto che anche l’intervento della società dovrà essere forte e mirato. Ci sono equilibri che evidentemente hanno vacillato. A dirlo sono i risultati sul campo.