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Otto perle ed una Viola. Chiesa & Co. per volare in alto

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Tre priorità e qualche elemento «simil titolare» in grado di entrare nelle rotazioni. Il mercato viola in entrata, strategicamente parlando, è incanalato. A un patto: dei titolarissimi non se ne va nessuno. O meglio, nessun altro, visto che Badelj tra meno di 30 giorni sarà ufficialmente un ex viola. La decisione del resto era esclusivamente sua. Per gli altri invece, serve l’ok della Fiorentina. Che, salvo proposte indecenti, non arriverà, scrive stamani La Gazzetta dello Sport.

ESTATE DIVERSA. Un portiere, il centrocampista centrale, e l’attaccante esterno pronto a completare il tridente con Chiesa e Simeone. Su questi profili la Viola dovrà investire per completare, e migliorare, la squadra dello scorso anno. Per il resto l’ossatura c’è: 8 nomi a rendimento certificato. Basta confermarli. Strategia opposta quindi rispetto alla passata stagione e nessuna mega rivoluzione: partendo dall’attacco, Simeone (’95) sarà ancora il centravanti. «Ci vediamo il 4 luglio a Firenze per le visite», ha detto dopo l’ultima di campionato. Ora se la gode in vacanza con la compagna a South Beach, Miami. Quattordici reti senza rigori, l’impatto non è stato affatto male come prima stagione. Obiettivo migliorare ancora.

DIFENDERE IL GIOIELLO Il gemello d’arte, Chiesa (’97), ha una situazione decisamente diversa. Piace a tutte le big e le offerte fioccano. Sarà il vero nodo del mercato ma l’intenzione viola è palese. Resistere. La maxi proposta del Napoli (50 milioni più Rog ed eventualmente qualcos’altro) ad esempio è stata rispedita al mittente. Fresco di rinnovo contrattuale (2022), Federico nell’immaginario della Fiorentina sarà la stella della prossima annata. «Siamo nelle condizioni di resistere a qualsiasi tentazione» disse Corvino tempo fa. Sarà un’estate di lusinghe ed offerte. E siamo solo all’inizio. A proposito di attaccanti. Piace il giovane argentino Nicolás González (’98), attaccante esterno e seconda punta dell’Argentinos Juniors. In Sud America parlano di una offerta di 4 milioni. A prescindere, il vero colpo davanti dovrà comunque dare garanzie diverse. Partiranno Gil Dias, Falcinelli e Lo Faso. Futuro incerto per Eysseric e Thereau. E Saponara? In viola dicono di puntare su di lui, che è in vacanza a Ibiza. E pare d’accordo.

META’ CAMPO. In mezzo giocheranno in tre. Gli interni ci sono, con le conferme di Veretout (’93) e Benassi (’94). Il vuoto, ora, è al centro dei due. Veretout ha convinto tutti, sorprendendo in primis il suo allenatore per adattamento al campionato italiano e capacità di inserimento in zona offensiva. Su pressing, grinta e fase di recupero, non c’erano dubbi. Il Milan è stato il primo club a farsi avanti. Non l’unico. Immediato il recinto viola a protezione del francese che ha già sostanzialmente triplicato il proprio valore di mercato, essendo arrivato a Firenze per 7 milioni. Benassi ha seguito dalle coste della Grecia l’inizio del mercato con aria piuttosto disinteressata. Dopo l’addio al Toro, Firenze va benissimo. La prima stagione è andata (fra alti e bassi): nella prossima serve qualcosa in più.

CERTEZZE. Là dietro le modifiche saranno minori. La scorsa estate ha portato in dote quattro titolari nuovi di zecca. Che Corvino confermerà in blocco. La difesa sarà a quattro, magari leggermente sbilanciata da una parte. Visto che a sinistra Biraghi spinge, a destra Milenkovic resta bloccato. Il giovane serbo, classe ’97, è stata una grande intuizione. Ieri è arrivata l’ufficialità della convocazione al Mondiale russo, mentre le prime offerte per lui sono già datate. Impensabile farne a meno, il percorso di crescita è appena iniziato. Il leader sarà Pezzella: l’argentino è stato appena riscattato dal Betis (costo importante, 10 milioni) e della prossima Fiorentina sarà anche il capitano. Accanto a lui il brasiliano Vitor Hugo. Gli otto milioni sborsati parevano un eccesso. Non è stato così. Semmai dovrà arrivare un centrale di pari valore come alternativa. Soprattutto in caso di ripescaggio in Europa. A sinistra Biraghi ha vinto la palma del «calciatore maggiormente migliorato nella stagione», a detta di Pioli. Per questo l’idea è ripartire da lì. Magari con un concorrente per il ruolo più valido di Maxi Olivera.

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