L’ex numero 10 viola parla a Radio Bruno di Gaetano Castrovilli e di diversi aspetti che riguardano il mondo della Fiorentina
Queste le parole di Massimo Orlando: “Castrovilli ha talento, guarda in avanti, a volte sembra giochi sulle punte. E’ destinato a fare tanti gol, è un calciatore moderno che tutti vorrebbero allenare. E’ un gran bravo ragazzo, mi dicono, non gli manca nulla“.
Sul 10 indossato a Firenze: “Sono arrivato spensierato, non sapevo neanche cosa significasse la 10 a Firenze. Quando l’ho capito mi son fatto prendere dal panico. Firenze ti mette una pressione forte. Il primo anno non avevo pressioni e feci bene, poi mi snaturarono un po’ perché non giocai mai trequartista. Oggi, con il senno di poi, lo posso dire: fu una gran cavolata investire all’epoca 10 miliardi su di me per poi non farmi giocare trequartista. Per me sarebbe stato meglio continuare su quel ruolo”.
Sul ruolo di Castrovilli: “Lo vedo in tutti i ruoli di centrocampo, sono sincero. Forse non regista perché tocca troppo il pallone. Lo puoi sfruttare in tanti ruoli, ha facilità di corsa e può fare anche il trequartista“.
Sul mercato: “Se conosco un po’ Beppe, e ci ho parlato spesso prima del periodo Covid, mi diceva che aveva bisogno di una punta. Sul fatto che gli piaccia Piatek ve lo posso assicurare. Ci ha messo gli occhi da tempo. Senza nulla togliere a Vlahovic e Cutrone, alla Fiorentina manca una punta. Poi, se resteranno tutti, da Chiesa a Milenkovic, la Fiorentina sarà una bella squadra”.
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Redazione LaViola.it