Tempo di bilanci e processi. Giocatori da valutare, il rischio di scivolare ancora in classifica. E all’orizzonte una nuova rivoluzione.
Stagione finita, game over, fine di ogni speranza e illusione. Via ai processi per una stagione sull’onda della mediocrità che neanche una semifinale di Coppa è riuscita a salvare. Parte destra della classifica, europa lontanissima, bilancio in rosso, un gruppo giovane in complessiva decrescita. Dai Della Valle a Corvino, fino ai giocatori: tutti sul banco degli imputati. Eppure ci sono ancora cinque partite da giocare.
NON MOLLARE. “Ora abbiamo una maglia da onorare e in queste cinque partite dovremo far tutto per vincere per migliorare la classifica”, ha detto ieri sera German Pezzella, provando a tenere alta la tensione. Niente in ballo se non l’orgoglio, l’onore e il rispetto della maglia. Poche motivazioni, ma una faccia da salvare. Lunedì contro il Sassuolo al Franchi, poi ad Empoli, il Milan in casa, il Parma fuori e infine il Genoa al Franchi. Cinque partite, il rischio contestazione e di un’ulteriore discesa in classifica in caso di altre prestazioni negative. Per tanti motivi, la squadra non può certo mollare.
VALUTAZIONI. Ci potrebbe essere, comunque, qualche cambio da parte di Montella. Vlahovic, Montiel, magari l’esordio di Beloko che da un paio di partite va in panchina. “C’è abbastanza tempo per mettersi a un tavolo con la società e col direttore Pantaleo Corvino per pianificare il futuro: le idee sono chiare. In questi giorni ho necessità di vedere chi ha voglia di mettersi in mostra”, ha detto l’allenatore dopo Bergamo. Gare utili per cercare di rialzare la testa, ma anche per provare qualcosa in ottica futuro. Andrà in campo chi avrà stimoli, voglia di fare e di lottare. Montella potrà vedere da vicino, in partita, giocatori sui quali prendere poi decisioni per il futuro. E dai quali ripartire.
ULTIME CHANCE. In tanti sono in bilico, a partire dai giocatori in prestito. Gerson che è in prestito secco dalla Roma, Edimilson e Mirallas sui quali pendono riscatti onerosi. Chi potrà essere confermato? Insieme a loro anche Hancko (in caso di partenza di Biraghi, potrebbe fare il titolare il prossimo anno?), magari sarà dato minutaggio anche a Norgaard e Graiciar. Mentre Dabo e Ceccherini già dall’arrivo di Montella stanno avendo più spazio rispetto al passato. Partite importanti per l’allenatore, che si farà un’idea più precisa su chi poter puntare per il futuro.
NUOVA RIVOLUZIONE? Anche perché, si preannuncia un’altra estate da mezza rivoluzione. Le super offerte in arrivo per Chiesa, le tentazioni per Milenkovic e Veretout, Biraghi e Benassi che hanno mercato, un Simeone tutt’altro che certo del posto dopo l’arrivo di Muriel. Mezza squadra titolare che potrebbe cambiare, più diversi altri giocatori (i già citati Gerson, Edimilson e Mirallas, ma non solo) che potrebbero non essere confermati. Ci sarà un nuovo cambiamento generale, anche seguendo le linee guida consigliate da Montella? Vedremo, ma il ‘rischio’ è alto.
BOCCIATURA. Significherebbe la definitiva bocciatura del ciclo inaugurato appena due anni fa, che doveva portare ad una Fiorentina sempre più competitiva e in grado di tornare a lottare in pianta stabile per l’Europa. Il punto, in ogni caso, ancora una volta non sarebbe solo nel vendere, ma nel ‘come’ reinvestire. Possibili entrate da 100-150 milioni complessivi, forse anche di più. Ma bisognerebbe andare a prendere più giocatori come Milenkovic, Pezzella e Muriel, e meno ‘scommesse’ in stile Norgaard, Gaspar, Eysseric, Maxi Olivera. Tempo di riflessioni e decisioni da prendere, dai Della Valle in giù, passando da Corvino, finito inevitabilmente nel mirino della critica e non solo per la costruzione di una squadra che non ha dato risultati. Un altro snodo importante della recente storia viola. Cambiamenti o meno, con una stagione da portare in fondo.

Di
Marco Pecorini