CHIUSO l’argomento Kalinic, nelle prossime settimane, caso Gonzalo a parte, l’argomento di discussione più delicato, in casa viola, diventerà il futuro di Paulo Sousa.
La posizione del tecnico portoghese entrerà infatti nella fase di… analisi più importante proprio nel mese di marzo. Mese che servirà a società e allenatore per arrivare a prendere una decisione (comune e condivisa) su che cosa fare con l’opzione per il rinnovo del contratto. Opzione scritta sull’accordo fra Sousa e la Fiorentina.
DECISIVI – come hanno avuto modo di sottolineare il presidente Cognigni e lo stesso tecnico – i risultati fra il turno di Europa League e le prossime sfide di campionato (in particolare le trasferte di Milano e di Bergamo). L’opzione, se dovesse essere trasformata in accordo, permetterà alla Fiorentina e a Sousa di andare avanti insieme ancora per una stagione (nuova scadenza giugno 2017). In caso opposto, le strade della panchina viola e del tecnico portoghese si separeranno alla fine di questo campionato (giugno 2017). E qui la scena vanno a prendersela le già, tante, voci relative a quello che sarà il domani di Sousa e soprattutto a chi potrebbe essere il suo erede a Firenze.
LA SENSAZIONE è che la Fiorentina, in caso di addio a Sousa, voglia tornare a puntare su un allenatore italiano (come è stato per Montella) e qui il podio dei candidati osccilla fra Di Francesco – nettamente favorito –, seguito da Giampaolo e infine da Sarri. Tutti e tre gli allenatori sono molto stimati da Pantaleo Corvino, ma soltanto il primo, ovvero Di Francesco, sembra avere il profilo che assomiglia di più alle idee di Andrea Della Valle.
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Redazione LaViola.it