La roboante vittoria contro il Verona di domenica scorsa ha riacceso un minimo di entusiasmo in casa Fiorentina, in attesa che il Bologna di Donadoni testi nuovamente la squadra di Pioli. Un test dopo l’altro, adesso è inevitabile, passando per l’esame Juventus e poi per la temibile Atalanta. Il primo mini ciclo stagionale è alle porte, con Pioli che comunque avrà l’imbarazzo della scelta per schierare di volta in volta la formazione titolare. Contro il Bologna, dicevamo, dovrebbe esserci anche un’ottima cornice di pubblico al Franchi. La Redazione di LaViola.it ha intervistato in esclusiva Lulù Oliveira, il Falco dei tifosi viola. Doppio ex della sfida, certo, ma soprattutto grande cuore viola.
Oliveira, partiamo dalla Fiorentina. Che impressione le ha fatto la squadra di Pioli fin qui?
“Buona, devo essere sincero. Nelle prime due partite si è visto che la squadra era tutta da assemblare e che c’era bisogno di tempo per fare integrare i nuovi. Contro il Verona, invece, ho visto un’idea precisa di squadra, risultato a parte. Mi piace il lavoro di Pioli, ho visto che vuole pressare alto l’avversario. E’ un bel segnale che dà anche ai giocatori. Se la vuole giocare con tutti”.
In generale, che campionato si aspetta dalla Fiorentina?
“Di sofferenza, almeno nella prima parte. E’ chiaro che con l’allenatore nuovo e con tanti nuovi giovani serva del tempo. Immagino che qualche difficoltà ancora ci potrà essere. Nella seconda parte della stagione le cose potranno essere più semplici, però adesso non cominciamo a parlare di Europa. Questa squadra adesso deve soltanto crescere e deve essere lasciata tranquilla. Poi ad anno nuovo vedremo a cosa puntare”.
Passiamo ai singoli, cosa ne pensa di Simeone e Thereau?
“Simeone è giovane e bravo, è un centravanti d’area di rigore ed il gol a Verona certifica che in questo momento lui è come una calamita per il pallone. Va bene così, è uno che ha bisogno di crescere partita dopo partita. Ho sentito che a Firenze c’è qualcuno che già lo paragona a Bati… Ecco, ragazzi non diciamo fesserie! In questo momento è un paragone che non esiste. Lo dico anche per lui, non lo accostate adesso ad un campione di quel livello, perché ora come ora può solo allacciargli le scarpe. Certo, glielo auguro di diventare come Batistuta, ma per ora è meglio lasciarlo tranquillo. Su Thereau dico che è un giocatore che mi è sempre piaciuto, può giocare al centro o sulla fascia. Sarà utile a Pioli, a patto che lo faccia correre poco sull’esterno, perché l’attaccante deve essere lucido per segnare”.
E poi c’è Babacar, che anche quest’anno parte dalla panchina…
“E questo mi dispiace, perché secondo me lui ha tutto per giocare titolare nella Fiorentina. Quando entra, spesso fa gol. Non capisco che problema abbia con gli allenatori, penso che debba crescere mentalmente. Se fossi stato più giovane, sono convinto che io lui ci saremmo trovati bene in campo… (ride, ndr)”.
Infine, c’è un messaggio che vuole mandare ai tifosi viola?
“A Firenze c’è tanta gente che ancora mi vuole bene ed anche io voglio bene ai tifosi della Fiorentina, che quando torno mi fanno sempre sentire a casa. Gli dico di avere pazienza con questa squadra, davvero, perché con tanti giovani e con un allenatore nuovo serve tempo per vedere bel gioco ed ottenere risultati. State vicini alla squadra soprattutto nei momenti difficili, perché poi penso proprio che sarete ripagati”.

Di
Alessandro Latini