L’argento di Tokyo nella 4×100 stile libero è stato derubato davanti alla piscina Bellariva al suo rientro a Firenze. La medaglia per fortuna è salva
Dal sogno all’incubo nel giro di pochi minuti. Sembrava un ritorno in stile Re Carlo dalla guerra quello di Filippo Zazzeri nella sua piscina Bellariva dopo la medaglia d’argento conquistata a Tokyo nella 4×100 ma qualcuno, evidentemente, non era d’accordo. Così, mentre il nuotatore fiorentino firmava autografi, scattava selfie tra la sua gente, si godeva un Presidente Pieri felice come un bambino e tutto l’universo che aveva contribuito a questo traguardo impensabile, i vetri della sua macchina sono stati sfondati e sono stati portati via tutte le valigie, il borsone e i ricordi delle Olimpiadi, dall’Ipad alla GoPro con tutti i video, oltre ai souvenir per la famiglia di valore inestimabile visto che cosa rappresentano.
Fortunatamente la medaglia era ben salda al collo, altrimenti sarebbe stato un dramma ancora più grande. E pensare che doveva essere l’occasione di festa, quella aspettata da una vita. Tutti i ragazzi, i compagni, gli istruttori al suo fianco per celebrare il campione, dopo un anno difficile per tutta la società, la Rari, fatto di piscine chiuse a tutti ma aperte per i “big” e proprio per questo appuntamento olimpico, un anno pagato con risultati straordinari: “Senza tutte queste persone questo risultato non sarebbe stato possibile – dice Lorenzo a Repubblica – c’è stato un periodo in cui non sapevamo se l’Olimpiade sarebbe stata fatta, se potevamo allenarci o meno, ma nessuno mi ha mai fatto mancare nulla. Io, Filippo Megli e Matteo Restivo non saremmo andati a Tokyo senza la Rari e tutti coloro che ci seguono ogni giorno e anche la medaglia sarebbe rimasta un desiderio”.
Poi, appena finita l’immersione nella gioia, l’amarezza e la delusione per un furto subito in pieno giorno, che cancella materialmente e non emotivamente tutto ciò che si porterà sempre dietro: “Faccio un appello ai ladri, se mai leggerete tutto questo, vi chiedo di restituire i miei ricordi alla Piscina di Bellariva e tenervi tutto ciò di materiale che possa servirvi. Sono disponibile anche a pagare un ‘riscatto’ pur di riaverli. Sono distrutto, Fate girare”, il suo lungo sfogo-post su Facebook.

Di
Redazione LaViola.it