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Occhio al rientro dalla sosta: è quasi un tabù per Pioli

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Ieri Juve e Roma hanno rallentato, anche la Fiorentina in passato ha ‘fallito’ l’approccio dopo la sosta. Oggi non bisogna sbagliare.

Si riparte. Da quell’1-0 subito a Roma dalla Lazio, da quel gol di Immobile che ha condannato alla sconfitta una Fiorentina sì propositiva, ma poco concreta sotto porta. Sprecona e senza punti. Senza vittorie in trasferta. Si riparte però dal Franchi, dove i ragazzi di Pioli hanno fatto fin qui quattro su quattro. Bottino pieno in casa, solo il Napoli come i viola. La Juve, invece, dopo quattro successi interni di fila si è fermata ieri nella 5° allo Stadium, frenata dal Genoa.

RISCHIO. Già, la Juve come ‘monito’ per il post-sosta. O anche la Roma, ieri sconfitta 2-0 in casa dalla Spal di Semplici. Valori diversi tra viola, bianconeri e giallorossi, ma per tutti il rientro dalla pausa può riservare brutte sorprese. Specie per chi ha visto partire la settimana prima tanti giocatori per le Nazionali. Quindici i viola che avevano lasciato Firenze, Pioli ha ritrovato il gruppo al completo da giovedì. Con Chiesa, Pezzella, Milenkovic, Biraghi e compagni che hanno fatto il carico di minuti nelle gambe. Contro il Cagliari servirà quindi soprattutto un approccio determinato, per continuare il filotto interno e ripartire a caccia dell’Europa.

QUASI UN TABU’. Per Pioli, poi, il post-sosta è quasi un tabù. In questo campionato la Fiorentina ha perso (e piuttosto male) a Napoli al rientro dalla pausa di settembre. Il secondo tempo al San Paolo è stato il peggiore giocato dai viola in questa stagione. Anche l’anno scorso ci fu qualche difficoltà: dopo le due vittorie contro Verona (la prima stagionale) e Udinese dopo le soste di settembre e ottobre, la Fiorentina ripartì con il freno a mano (molto) tirato dalla sosta di novembre. Si ricorderà ancora l’1-1 in casa della neopromossa Spal, con Paloschi a sbloccare il risultato e Chiesa a riagguantare faticosamente il pari in una partita mal giocata. Andò peggio a gennaio al rientro dalla pausa natalizia: ko 3-1 a Genova contro la Samp, con tripletta di Quagliarella. Meglio invece il rientro dall’ultima sosta della scorsa stagione, il 31 marzo scorso, con il 2-0 interno contro il Crotone.

PASSATO. Anche in passato Pioli ricorda cocenti sconfitte e brutte prestazioni delle sue squadre al rientro da una sosta del campionato. Quando era sulla panchina dell’Inter, ad aprile 2017, perse 2-1 in casa contro la Sampdoria, mentre nel secondo anno di Lazio perse 2-1 a Sassuolo dopo la sosta di ottobre 2015 e pareggiò in casa contro Palermo e Carpi dopo le soste di novembre e di Natale. Fino al derby con la Roma, arrivato dopo la sosta di marzo: sconfitta 1-4 ed esonero dalla panchina biancoceleste.

FATTORE BENAUGURANTE. In più occasioni, però, si è anche verificato un fatto che fa ben sperare: ad una sconfitta prima della sosta, è seguita una vittoria alla ripresa del campionato. I sopracitati successi dell’anno scorso con Verona e Udinese ma anche diversi casi sulla panchina biancoceleste. Questo l’obiettivo di oggi pomeriggio al Franchi: ripartire con determinazione e convinzione dopo il ko di Roma. Facendo 5 su 5 in casa e dimenticando la ‘partitaccia’ dello scorso 13 maggio. Quando con il gol di Pavoletti si infransero le speranze europee della Fiorentina.

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