I granata devono vincere per appaiare (e superare per gli scontri diretti) la Fiorentina. Ma l’Inter non andrà in gita
Stadio Olimpico Grande Torino, ore 18.30: per l’Inter è una stazione di transito, per il Toro un punto d’arrivo. Il senso grosso della partita apparentemente è questo. La squadra di Simone Inzaghi è in viaggio verso Istanbul, con la testa, i pensieri, i sogni, tutto. La squadra di Ivan Juric invece vuole sbarcare sulla banchina dell’ottavo posto, con popolo in attesa e banda per la festa. Deve battere l’Inter per agganciare la Fiorentina, vittoriosa ieri, ma in svantaggio negli scontri diretti. Un ottavo posto che vorrebbe dire Europa, cioè Conference League, nel caso l’Uefa squalificasse la Juve dalle prossime coppe. I granata tornerebbero a giocare oltreconfine quattro anni dopo lo spareggio perso con il Wolverhampton per l’accesso ai gironi di Europa League. Così scrive La Gazzetta dello Sport.
TURNOVER SCAGLIONATO. Ma l’Inter non può permettersi di sfrecciare a Torino senza metterci un po’ di testa. Innanzitutto perché, a 90’ dal termine, la classifica è ancora liquida. Sorpassare la Lazio sul filo di lana e chiudere al secondo posto vorrebbe dire mettersi in tasca 5 milioni in più; farsi sorpassare dal Milan vorrebbe dire 5 milioni in meno. Cinque milioni non sono noccioline, soprattutto di questi tempi e in questo calcio. E poi l’Inter non è solamente in transito per Istanbul, deve anche fare un buon rodaggio in prospettiva City. La necessità di non spremere i titolari deve coesistere con la volontà di tenerli accesi agonisticamente. Dall’ultima partita (Inter-Atalanta) alla finale di Istanbul corrono 14 giorni: troppi. Oggi Inzaghi darà una scaldata a tutti i protagonisti e calibrerà un turnover scaglionato. Dovrebbero riposare subito Acerbi, Dimarco e Barella, che entreranno nelle ripresa. Per il resto, Inter molto vera. Gli eroi del Triplete di Mourinho arrivarono alla finale di Madrid 2010 con l’adrenalina in corpo di uno scudetto vinto all’ultima giornata a Siena, pochi giorni prima. Diego Milito segnò il gol tricolore a Siena e poi la doppietta europea al Bayern Monaco. Allo stesso modo, Inzaghi cercherà di mantenere torrido Lautaro Martinez: 7 gol nel mese di maggio in tutte le competizioni.
TEST VERSO ISTANBUL. Inzaghi farà ruotare Dzeko e la Lu-La. Il Toro tutto è un prezioso sparring-partner in prospettiva Istanbul, perché non sarà il City, ma è stato educato da Juric a pressare e a difendersi gasperinianamente correndo in avanti e costringerà i nerazzurri a collaudare l’uscita bassa che sarà fondamentale in Turchia. Difficile che il Toro si ritrovi davanti un’Inter dimessa ed esageratamente distratta dai minareti di Istanbul. I granata dovranno dar seguito alla prestazione abbagliante di Spezia e confermare la buona condizione dell’ultimo tratto di corsa.
Le probabili formazioni:
TORINO: Milinkovic-Savic, Schuurs, Buongiorno, Rodriguez, Singo, Ricci, Ilic, Vojvoda, Miranchuk, Vlasic, Sanabria.
INTER: Handanovic, Darmian, De Vrij, Bastoni, Dumfries, Gagliardini, Brozovic, Calhanoglu, Gosens, Lautaro, Dzeko.
Di
Redazione LaViola.it