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Rassegna Stampa

Occhi puntati sulla Conference: centrare l’obiettivo è fondamentale

Palladino - Fiorentina

Palladino ha ben chiare le idee sul percorso europeo viola e un posto nei primi otto è la priorità

Raffaele Palladino ha spostato l’attenzione sulla Conference già domenica pomeriggio mentre stava analizzando il successo contro il Cagliari, scrive La Nazione. “A uno dei primi otto posti in classifica ci teniamo molto, è un obiettivo”: parole che mettono in riga il gruppo su quello che dovrà essere l’atteggiamento contro gli austriaci del Lask, ostacolo da sorpassare agevolmente sulla strada che porta al cosiddetto Derby dell’Appennino di domenica prossima.

Motivi per vincere il confronto del Franchi ce ne sono diversi. Può sembrare persino banale dirlo, ma con altri tre punti l’obiettivo si avvicinerebbe sensibilmente. Anche perché poi, il 19 dicembre, a Guimaraes i viola sono attesi da una partita per niente facile, a livello tecnico e ambientale. Renderla ‘inutile’ è un po’ l’obiettivo di tutti. Classifica alla mano si può fare anche perché i viola sono già certi di disputare almeno il playoff di febbraio, ma rimandare tutto agli ottavi di metà marzo avrebbe un significato molto diverso per diluire il calendario a inizio anno.

Il match di coppa può essere inoltre un bel trampolino di lancio per arrivare al Dall’Ara nelle migliori condizioni. Di certo tecniche, ma anche a livello di entusiasmo. Un po’ come accadde prima dell’Inter con la vittoria sul Pafos che diede ulteriore slancio alla vigilia. Il piano di Palladino è questo. Sfruttare ogni singola partita per migliorarsi un po’ di più e per fare lievitare l’entusiasmo che c’è intorno al gruppo.

La sfida europea sarà importante anche per alcuni singoli. I cosiddetti titolari ‘B’. Prendete Ikoné. Contro il Cagliari ha scalzato Colpani dai titolari. È un lavoro che sta portando avanti da settimane. Vuole ritagliarsi spazio anche nella Fiorentina dei titolarissimi. Gara importante anche per Gudmundsson. La porzione che giocherà sarà decisiva per continuare a rimettersi in moto dopo l’infortunio. E ancora Mandragora. Nelle gerarchie in mezzo è stato superato da Cataldi, Adli e forse anche Richardson. Una buona chance per provare a rimischiare le carte.

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