Il marocchino folgorò il presidente viola nella gara di andata. Corsa, strappi e personalità: il centrocampista del futuro da avversario al Franchi
Tu chiamale, se vuoi, folgorazioni. Verona, Firenze. L’Hellas, la Fiorentina. Per Amrabat sarà una partita particolare: incrocio al Franchi da avversario, lui che di fatto è già un giocatore viola. Acquistato a gennaio e lasciato in prestito ai gialloblu a gennaio, con l’accordo che è stato prolungato fino al termine del campionato. Domenica i tifosi viola, anche se solo in tv, lo osserveranno da vicino. Le sue qualità sono già evidenti: corsa, strappi, recuperi, assist. Un campionato, il suo, semplicemente mostruoso. L’ultimo show giovedì sera, contro l’Inter. Contro le grandi, tra l’altro, ha sempre fatto grandi prestazioni, per esempio contro la Juve quando trascinò i suoi compagni ad un’incredibile vittoria. La parola magica è personalità. Qualità rara, e per questo preziosa, scrive il Corriere Fiorentino.
INPUT DI ROCCO. Lo volevano tutti, Inter e soprattutto Napoli. Eppure, lui, ha scelto la Fiorentina. Decisiva fu la partita d’andata quando Sofyan fece letteralmente a pezzi i viola, folgorando Rocco Commisso. «Lo voglio», disse il presidente. Un input raccolto immediatamente da Daniele Pradè che, quel pomeriggio, fece partire il corteggiamento. Un colloquio, negli spogliatoi, nel quale il diesse spiegò al giocatore il progetto viola di cui, il marocchino, sarebbe stato una vera e propria colonna. C’è voluto un assegno da (circa) 20 milioni per strapparlo alla concorrenza ma, numeri alla mano, ne è valsa la pena.
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Redazione LaViola.it