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Occhi su Dragowski, Rasmussen e Traorè. Chi farà parte della Fiorentina del futuro?

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Gli occhi di tifosi e addetti ai lavori della Fiorentina saranno puntati sui tre giocatori dell’Empoli: come sta andando fin qui la loro stagione?

La sfida tra Empoli e Fiorentina, come tutte le partite fino al termine della stagione,per i viola non lascia grandi spunti se si cercano obiettivi di classifica. Certo, la squadra di Montella, come ricordato dallo stesso allenatore, deve ancora conquistare la salvezza matematica (basterebbe un punto domani) e visto il tono grigio scuro del campionato gigliato occorrerebbe ottenerla al più presto possibile. Inoltre, serve tornare alla vittoria che manca da troppo tempo e riscattare l’orrenda prestazione con il Sassuolo.

Ma gli occhi di tifosi e addetti ai lavori della Fiorentina saranno puntati verso tre giocatori dell’Empoli che potrebbero far parte della squadra del futuro. Kevin Diks non è nemmeno nominato per ovvie ragioni: complici infortuni e scelte tecniche, l’olandese il campo non lo ha mai visto né a Firenze né a Empoli.

DRAGOWSKI. Il primo è Bartolomiej Dragowski, che ha iniziato la stagione sulle rive dell’Arno per poi trasferirsi in provincia a gennaio in cerca di spazio. Spazio che a Empoli il polacco ha trovato, rubando presto la maglia di titolare a Provedel e conducendo tutto sommato un buon girone di ritorno. Fiore all’occhiello della sua avventura ad Empoli la partita con l’Atalanta, finita 0-0, in cui Dragowski ha compiuto numerose prodezze per mantenere la propria porta inviolata. Nel complesso, l’estremo difensore classe 1997 sta alternando ottime parate a qualche ingenuità.

Su di lui andrà fatto un ragionamento diverso da quello che nelle ultime tre stagioni lo ha portato a fare il vice di Tatarusanu, Sportiello e Lafont. Sarebbe un enorme spreco vederlo seduto in panchina anche per la prossima stagione. Con lui la Fiorentina ha tre possibilità: bocciare Lafont e promuovere Dragowski primo portiere a Firenze; mandare a giocare il polacco in prestito per un’altra stagione; cederlo a titolo definitivo.

RASMUSSEN. L’incognita numero uno prende il nome di questo difensore centrale danese. Incognita perché la Fiorentina lo ha pagato ben sette milioni dopo aver intravisto in lui qualche dote nel girone di andata (comunque molto altalenante nelle presenze). Il problema è che il difensore classe 1997 non si è affatto ripetuto nel 2019: tante, tantissime incertezze e clamorosi scivoloni gli sono costati il posto da titolare con Iachini prima e Andreazzoli poi.

Da febbraio a metà aprile Rasmussen il campo non lo ha mai visto, tornando a giocare nelle ultime tre partite più per infortuni dei compagni che per meriti personali. Partite in cui si è fatto notare più per una disastrosa prestazione con la Spal che per una sorta di assist col Bologna.

Di certo il sistema difensivo empolese fa acqua da tutte le parti a prescindere dalla presenza o meno del giovane difensore danese, ma i dubbi sull’operazione Rasmussen sono più che giustificati, non solo per le cifre messe sul piatto per il suo acquisto ma anche per le forti perplessità sul valore generale del calciatore. Domani, peraltro, il danese rischia di doversi accomodare in panchina visto il rientro in difesa di Silvestre.

TRAORÈ. Decisamente meno corposi i dubbi su Hamed Junior Traorè. Per intenderci, l’ivoriano ha la stessa età di Montiel e Vlahovic ma ha già un’intera stagione di Serie A sulle spalle. La tecnica c’è, la corsa pure. Deve ancora crescere molto tatticamente e nell’utilizzare il proprio fisico, ma il prospetto resta molto interessante.

Junior Traorè ruba l’occhio da quando Andreazzoli ha deciso di puntare su di lui nella prima parte di stagione. A febbraio ha subito un evidente calo di prestazioni, tanto che si è accomodato in panchina per quattro partite consecutive. Calo dal quale però il giovane classe 2000 si è ripreso alla grande, tornando a giocare con continuità (e bene) e trovando anche il suo primo gol in Serie A con la Spal.

Le incognite sull’ivoriano riguardano semmai il prezzo del suo acquisto (ben 12 milioni, un investimento molto importante) e, soprattutto, i fattori extra campo. La Fiorentina, infatti, non ha ancora depositato il contratto di Traorè in Lega perché vuole effettuare altri esami clinici prima di tesserarlo; esami che verranno effettuati a giugno. Vedremo quali saranno gli esiti di questi controlli, è chiaro che perdere un giocatore così interessante sarebbe un grande rammarico. Tuttavia, il dramma di Astori ha segnato la Fiorentina che ora giustamente non vuole correre alcun rischio in tal senso.

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