Dopo due vittorie c’è il Chievo penultimo in classifica, proprio per questo Montella valuta con altissimo sospetto l’incrocio. Diffidare sempre della morbidezza offerta dal calendario. E per due volte, come se fosse Ligabue, l’allenatore viola fa riferimento a una linea sottile: «C’è poca differenza fra entusiasmo ed euforia, ma la seconda è sbagliata e il primo è giusto». Secondo concetto zen: «C’è poca differenza fra consapevolezza e presunzione. Noi dobbiamo provare a vincere contro tutti, ma senza mancare di rispetto a nessuno». Montella si trova fra le mani una Fiorentina senza Gomez, ma capace di segnare sette reti in due partite (quattro alla Juve) con il passo della squadra in crescita.
E con Joaquin finalmente tornato a livelli alti, forse anche dopo la ricollocazione da esterno alto in attacco. Montella però dà un’altra spiegazione: «Mai dubitato delle sue qualità. Lui ha trovato difficoltà perché in Spagna era abituato ad allenarsi giocando, qui invece ha trovato più competizione. Ma quando ha accettato di venire a Firenze sapeva che avrebbe trovato un concorrenza diversa».
Rispetto all’anno scorso, l’allenatore vede una Fiorentina con potenzialità superiori: «Siamo senz’altro più concreti, anche se in certe partite non è sembrato… E questo è il momento di dimostrare che sappiamo gestire bene anche la tensione dopo risultati che hanno confermato la nostra forza. Il Chievo è abituato a lottare, sarà un avversario più duro rispetto al Pandurii».
Una battuta su Vargas («E’ dimagrito cinque chili, non so da quato tempo non avesse questo peso forma») a conferma che il peruviano fa parte del pacchetto delle primissime alternative. A occhio però la formazione iniziale in attacco sarà la migliore possibile (Cuadrado a sinistra, Joaquin a destra, Rossi al centro), con il centrocampo titolare a sostenerla. Il Napoli e il Milan sono due avversari a strettissimo giro di posta, ma la partita più importante è sempre la prossima.
Convocato anche Rebic, che nonostante l’infortunio ha giocato con la Croazia under 21. Ancora out Ilicic, sul quale per stessa ammissione dell’allenatore è stato commesso in passato un errore di valutazione per la speranza di poterlo recuperare in fretta. Ma la Fiorentina in attacco sembra forte lo stesso. C’è infatti ancheMatos, due gol in Europa League. Montella sguaina un sorriso strano: «Sì, ma dopo la partita ha fatto una cosa sbagliata e per sua sfortuna io l’ho visto».
Fonte: Angelo Giorgetti – La Nazione
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Redazione LaViola.it