Rassegna Stampa

Obrenovic alla Ovrebo: il fischietto sloveno combina un disastro al Franchi

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E menomale che alla fine la Fiorentina si è qualificata comunque, perché con un arbitraggio del genere si potevano rispolverare i cattivi pensieri di Zoff

E se (per settanta minuti) non c’era la Fiorentina, non c’era nemmeno l’arbitro. Per cortesia, non lamentiamoci più dei nostri fischietti. Ieri la Uefa ha mandato a Firenze uno sloveno che ne ha combinate di tutti i colori. Un disastro autentico. Si chiama Rade Obrenovic, un nome che ha una certa assonanza con quello di Øvrebo. Il fischietto diventato famoso fra i fiorentini per il gol regalato al Bayern, ottavi di finale della Champions 2010. Con Klose in fuorigioco di un metro abbondante. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.

In ordine cronologico Obrenovic ha commesso questi errori, tutti nel primo tempo: solo giallo, ed era rosso, per la gomitata volontaria a pugno chiuso di Sobiek su Milenkovic. Spinta di Murawski, che guardava l’avversario e mai la palla, a Gonzalez in area polacca, niente rigore. Niente secondo giallo per Czerwinski che ha steso per la seconda volta di fila Sottil lanciato a rete. L’errore arbitrale è stato certificato dal tecnico del Lech che ha subito sostituito Czerwinski con Pereira. Ammonizione a Milenkovic (che era diffidato) per un intervento pulito su Karlström. Ci siamo soffermati a lungo sui misfatti sloveni per far capire meglio il disastro che ha combinato.

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