L’ultima volta nella disfatta di Lecce, l’angolano può partire dal 1′ in Conference. Il peso delle aspettative e uno stile di gioco poco adatto: fin qui una delusione
Ripartire da Budapest. A caccia di una prestazione che possa rilanciarlo in questa sua complicata esperienza alla Fiorentina. I propositi di M’Bala Nzola sono chiari, nella settimana in cui dovrebbe tornare titolare nella gara di giovedì in Ungheria contro gli israeliani del Maccabi Haifa. Il condizionale è d’obbligo anche perché la maglia da titolare gli manca da oltre un mese. L’ultima dal primo minuto l’ha giocata infatti lo scorso 2 febbraio a Lecce. Il finale di quella partita (che lo vide agire largo sulla destra) lo giocò particolarmente male e culminò con l’involontario assist di testa per il gol di Piccoli, scrive La Nazione.
IL PESO DELLE ASPETTATIVE. Erano i giorni in cui aveva avuto la certezza di restare a Firenze fino al termine della stagione. Ma il mercato (appena finito) gli aveva messo in casa un concorrente in più. Quel Belotti che poi le ha giocate tutte da titolare al suo posto. Italiano non lo ha mai lasciato troppo indietro, perché tolta la partita di Empoli lo ha sempre mandato in campo nella ripresa. Certo, briciole per chi doveva essere il centravanti titolare della Fiorentina. Manciate di minuti che non nascondono l’amarezza per come è andata fino a oggi. Forse schiacciato dal peso delle aspettative per un rapporto di lavoro super collaudato con mister Italiano. Forse poco aiutato da un sistema di gioco che dal centravanti pretende caratteristiche lontane da lui. M’Bala prova a ripartire dalla Conference.

Di
Redazione LaViola.it